Indagine su Santanché: Accuse di Truffa sulla Cassa Integrazione Covid
22 Mar 2024 - Italia
Un'inchiesta che solleva interrogativi sulla gestione dei fondi per la cassa integrazione durante l'emergenza sanitaria
Le Accuse
La Procura di Milano ha concluso le indagini su un caso di presunta truffa aggravata ai danni dell’INPS, coinvolgendo la ministra del Turismo Daniela Santanché e altre persone. L’indagine riguarda la gestione dei fondi per la cassa integrazione Covid, destinati a 13 dipendenti di Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria, per un totale di oltre 126 mila euro.
Gli Indagati
Oltre a Daniela Santanché, sono indagati Dimitri Kunz D’Asburgo, compagno della Ministra, Paolo Giuseppe Concordia, responsabile delle tesorerie di Visibilia Group, e le due società menzionate. Queste indagini fanno luce su una presunta consapevolezza e partecipazione allo schema illecito adottato per beneficiare indebitamente dei fondi per la cassa integrazione.
Origine dell’Indagine
L’indagine ha preso avvio dalla denuncia di Federica Bottiglione, ex responsabile Investor Relations dell’azienda, e si è sviluppata grazie agli accertamenti del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Milano. Le indagini hanno rivelato conversazioni che suggeriscono una consapevolezza dello schema illecito adottato per ottenere i fondi.
Altre Accuse e Sviluppi
Questo caso rappresenta solo uno dei filoni di indagine relativi a Santanché, che include anche accuse di falso in bilancio e irregolarità nella gestione contabile e finanziaria di Visibilia. Sebbene l’accusa di bancarotta possa essere archiviata, data l’assenza di fallimenti nelle società del gruppo Visibilia, l’indagine su falso in bilancio rimane aperta.
La chiusura di quest’inchiesta solleva questioni importanti sulla gestione dei fondi pubblici e sulla responsabilità delle figure di spicco nel periodo di emergenza sanitaria. Resta da vedere come queste accuse influenzeranno la carriera politica di Santanché e la gestione delle aziende coinvolte.