Talebani Annunciano la Reintroduzione delle Lapidazioni e Fustigazioni Pubbliche
29 Mar 2024 - Mondo
In una drammatica inversione verso pratiche estreme, i Talebani hanno annunciato la reintroduzione di punizioni corporali severe, tra cui la lapidazione pubblica per adulterio.
I Talebani hanno annunciato l’intenzione di inasprire notevolmente le misure punitive nei confronti delle donne in Afghanistan, reintroducendo pratiche estreme come la lapidazione pubblica per adulterio. Questa dichiarazione, trasmessa direttamente dal leader supremo dei Talebani, Hibatullah Akhundzada, attraverso un messaggio vocale diffuso dalla televisione di Stato, segnala un ritorno a interpretazioni rigorose della sharia che erano state messe in atto durante i precedenti regimi talebani.
Una Morsa di Terrore si Stringe sull’Afghanistan
Le parole di Akhundzada non hanno lasciato spazio a interpretazioni: il governo talebano è pronto a far valere la propria autorità attraverso misure che mirano a instillare paura e sottomissione. Accusando l’Occidente di interferenze e criticando le pressioni internazionali mirate a moderare le politiche interne afghane, il leader talebano ha sottolineato che queste azioni punitive sono intese a consolidare un’interpretazione della legge islamica che non ammette compromessi.
Il Ritorno delle Punizioni Corporali
Oltre alla lapidazione per le donne accusate di adulterio, il regime ha annunciato la reintroduzione delle fustigazioni pubbliche. Queste pratiche, che mirano a umiliare e punire severamente coloro che sono considerati colpevoli di violazioni della morale islamica, sono state largamente condannate dalla comunità internazionale come violazioni dei diritti umani e degli standard internazionali di giustizia.
Reazioni Internazionali e Preoccupazioni per i Diritti Umani
La reazione globale non si è fatta attendere. Governi e organizzazioni per i diritti umani hanno espresso orrore e condanna per l’annuncio, temendo che queste politiche portino a un’escalation della violenza e dell’oppressione, soprattutto nei confronti delle donne afghane. La comunità internazionale, già preoccupata per il rapido deterioramento delle condizioni di vita e dei diritti delle donne sotto il regime talebano, vede in questo annuncio un ulteriore passo indietro nella lotta per l’equità e la giustizia in Afghanistan.
La Difesa dell’Indifendibile
Nonostante le critiche, i Talebani rimangono fermi nella loro posizione, giustificando le azioni punitive come necessarie per il mantenimento dell’ordine e della morale pubblica secondo la loro interpretazione della sharia. Questa difesa, tuttavia, fa poco per placare le paure di coloro che vedono in queste misure un ritorno a un passato di brutalità e repressione, sottolineando la crescente distanza tra l’Afghanistan sotto i Talebani e la comunità internazionale che si batte per i diritti umani e la dignità per tutti.