Caro Toti, si stava Meglio quando si stava Peggio
10 Mag 2024 - Approfondimenti Politici
La politica degli sponsor garantisce le vittorie elettorali, ma non esclude le inchieste giudiziarie: forse è ora di pensare al finanziamento pubblico ai partiti
Genova Caput Mundi
A Genova cade rovinosamente la retorica populista e cade rovinosamente quella prosopopea antagonista al finanziamento pubblico ai partiti. Se analizziamo la circostanza in cui tutta l’inchiesta ha preso l’abbrivo, non possiamo escludere assolutamente il clamoroso affare che attira un porto della caratura di Genova. Spinelli non è certamente un imprenditore dell’ultim’ora e sui terminal di sbarco ha investito una fortuna.
Con la futura costruzione della diga, che avrebbe permesso di ampliare i punti di scarico dei container, l’attivismo dell’imprenditore ligure si è fatto più pressante nell’ottenere concessioni. Toti, da Presidente della Liguria, non ha intascato somme di denaro e non si è arricchito attraverso il suo incarico istituzionale: ha semplicemente pungolato gli imprenditori, insistendo sul foraggiamento della sua campagna elettorale.
La Politica degli Sponsor
Nel corso delle campagne elettorali primeggia una figura: il mandatario. Questo personaggio è il punto di riferimento delle entrate e delle uscite del candidato e sotto la sua attenta supervisione il bilancio prende forma e sostanza: tutto è pubblico, tutto è riscontrabile. In altre parole, Spinelli ha funto da lobbista, quindi da portatore d’interessi e Toti ha fatto politica.
Oggi la politica è semplicemente raccolta fondi per attività di partito, per eventi, per mantenere in piedi strutture, per le campagne elettorali. Quando la Prima Repubblica imperava, parte di queste spese, in varie forme, era a carico dei partiti. Adesso, grazie alla propaganda di gente che si è impiccata all’albero dell’ideologia populista, i politici cercano costantemente sponsor, i quali offrono il loro appoggio finanziario ed elettorale, ponendo il cappello sulle scelte più importanti di Comuni, Regioni e Governi.
Facciamo gli Americani senza essere Americani
Questa logica però espone i politici al tiro al piattello della magistratura: un PM o anche un normale inquirente potrebbe costruire un caso giudiziario, mettendo in piedi un puzzle accusatorio basato semplicemente su operazioni che in altre Nazioni verrebbero normate come attività di lobbying.
Negli USA le industrie delle armi finanziano regolarmente campagne elettorali e nessun Presidente, a causa di questi rapporti, interviene seriamente sulla vendita di fucili d’assalto da guerra. In Italia una normativa che regoli la figura del lobbista non esiste e il confine tra cosa è corruzione e cosa non è risulta impercettibile.
La Democrazia del Leader
Il vero dramma della democrazia risiede proprio nella vicenda di Toti: la politica non ha alcun peso elettorale, economico, persuasivo. Tutto è legato alla figura di un leader che, come un influencer qualsiasi, attira interesse, quindi denaro, quindi prestigio. Il leader garantisce, il leader comanda il suo esercito, il leader decide chi vive e chi muore. L’unica cosa che non può permettersi un leader è di creare una classe dirigente.
Una classe dirigente metterebbe alla berlina le decisioni dei leader ritenute sbagliate, diverrebbe il volto critico, la voce stonata, il pericolo dietro l’angolo. La classe dirigente vive di luce propria perché è competente e i voti li va a ricercare sul territorio. Il leaderismo presuppone il collasso del sistema con la caduta del leader.
La classe dirigente garantisce il futuro, conserva la strategia, naviga anche in mari tempestosi. Con il finanziamento pubblico ai partiti il potere è distribuito a prescindere dal leader, le comunità si animano, si ritagliano spazi, si spinge per una rappresentatività maggiore e si apre una discussione per reinserire le preferenze nella legge elettorale.
Un Voto 50€
Ma l’Italia non è pronta a tornare sui suoi passi, a fare seriamente i conti col passato, a comprendere che, se i soldi sono nelle mani delle organizzazioni criminali, il ricatto è sempre dietro l’angolo. I capitani di ventura preferiscono ottenere tutto e subito, per poi ritrovarsi risucchiati da un potere rapace per definizione.
E con buona pace dei populisti di piazza che hanno donato il consenso all’economia, viviamo ogni giorno con la sensazione che la politica sia solo corruzione e pensiamo anche di vendere il nostro voto alla modica cifra di 50€. La libertà ha un prezzo e questo è tempo di saldi.