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Perché il Jihadismo Sta Prosperando in Tagikistan: Cause Profonde e Implicazioni Globali

14 Mag 2024 - Approfondimenti Politici

L'attacco alla Crocus City Hall di Mosca evidenzia come repressione politica, difficoltà economiche e condizioni precarie dei migranti stiano alimentando la radicalizzazione tra i giovani tagiki.

Perché il Jihadismo Sta Prosperando in Tagikistan: Cause Profonde e Implicazioni Globali

Il jihadismo sta prosperando in Tagikistan a causa della combinazione di repressione politica, difficoltà economiche e condizioni di vita precarie dei migranti, che creano un terreno fertile per la radicalizzazione.

A marzo, l’attacco terroristico alla Crocus City Hall di Mosca, perpetrato da membri dell’ISIS-K, ha messo in luce il crescente rischio di radicalizzazione tra i migranti tagiki. Questo evento evidenzia come la situazione socioeconomica e politica del Tagikistan stia alimentando la diffusione del jihadismo nel paese e tra i suoi cittadini all’estero.

Repressione Politica in Tagikistan

Il presidente Emomali Rahmon, al potere dal 1994, guida un regime fortemente repressivo che soffoca ogni forma di dissenso. La repressione si estende anche alla sfera religiosa, con il governo che impone rigidi controlli sulle pratiche islamiche. La popolazione è costantemente sorvegliata, le donne non possono pregare nelle moschee e i bambini sono privati di un’educazione religiosa completa. Questo ambiente oppressivo spinge molti giovani tagiki a cercare rifugio nell’ideologia estremista come forma di resistenza.

Difficoltà Economiche

L’economia del Tagikistan è in gravi difficoltà. La crescita economica è stagnante e il paese dipende fortemente dalle rimesse dei migranti e dal traffico di droga. Con oltre la metà della popolazione sotto i 25 anni e un alto tasso di disoccupazione giovanile, molti giovani tagiki non vedono prospettive di miglioramento e sono costretti a emigrare in cerca di lavoro. Questi migranti, spesso diretti in Russia, affrontano condizioni di vita dure e umilianti, che li rendono particolarmente vulnerabili al richiamo dell’estremismo.

Condizioni di Vita dei Migranti

In Russia, i migranti tagiki vivono in condizioni precarie e affrontano discriminazione e xenofobia. Sono costretti a vivere in alloggi sovraffollati e insalubri, soggetti a sfruttamento e violenze. La loro esperienza di emarginazione e umiliazione li spinge verso l’adozione di un’identità islamica radicale, vista come una forma di riscatto e appartenenza. L’ISIS-K ha sfruttato questi sentimenti, utilizzando i social media per diffondere la sua propaganda e reclutare nuovi membri tra i migranti tagiki.

Il Ruolo dell’ISIS-K

L’ISIS-K, la filiale regionale dello Stato Islamico, ha trovato nel Tagikistan un terreno fertile per il reclutamento. Dal 2015, il gruppo utilizza i social media per raggiungere un pubblico tagiko, pubblicando contenuti in russo e nelle lingue dell’Asia Centrale. La propaganda del gruppo critica il regime di Rahmon e promuove l’ideologia jihadista come soluzione ai problemi dei giovani tagiki. L’ISIS-K ha anche reclutato con successo membri della diaspora tagika, sfruttando il loro senso di alienazione e disperazione.

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