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Giovanni Toti: Otto Ore di Interrogatorio per Difendere la Sua Integrità Politica

23 Mag 2024 - Italia

Il governatore della Liguria, agli arresti domiciliari dal 7 maggio per corruzione, respinge tutte le accuse e ribadisce che ogni euro è stato usato per la politica e l'interesse pubblico. "Mai fatto pressioni o favorito qualcuno", afferma Toti.

Giovanni Toti: Otto Ore di Interrogatorio per Difendere la Sua Integrità Politica

Il governatore della Liguria, Giovanni Toti, è stato interrogato per otto ore in merito alle accuse di corruzione che lo vedono coinvolto dal 7 maggio scorso. L’interrogatorio, iniziato alle 11, ha visto Toti rispondere a tutte le domande dei pm, negando con fermezza ogni accusa.

Difesa Decisa

Durante l’interrogatorio, Toti ha presentato una memoria in cui afferma di aver sempre agito nell’interesse pubblico. “Nel mio percorso politico ho sempre perseguito l’interesse pubblico”, ha dichiarato. Ogni euro, secondo il governatore, è stato utilizzato per la politica. La difesa di Toti si basa sulla trasparenza delle sue azioni e sulla destinazione politica di tutti i fondi ricevuti.

Interesse Pubblico e Attività Privata

Toti ha ribadito che la sua azione politica non ha mai contrapposto l’interesse pubblico alle iniziative private. “Il faro della nostra azione politica è vedere nell’attività privata una risorsa per la collettività”, ha scritto nella sua memoria. L’accusato sostiene che tutte le imprese siano state trattate con equità e che ogni iniziativa imprenditoriale, purché legale, sia considerata di interesse pubblico.

Assenza di Pressioni

Il governatore ha dichiarato di non aver mai esercitato pressioni su nessuno né favorito interessi particolari a scapito di quelli collettivi. “Non ho mai ingerito nelle decisioni dei soggetti coinvolti”, ha affermato. Toti ha sottolineato che il suo intervento si è limitato al rispetto delle regole e delle procedure amministrative, sollecitando solo la rapidità necessaria per rispondere alle esigenze del mercato.

Trasparenza Finanziaria

Toti ha sostenuto che ogni contributo finanziario ricevuto sia stato tracciabile e rendicontato. Ha inoltre specificato che le sue finanze personali sono sempre state separate da quelle politiche, utilizzando conti correnti dedicati e trasparenti. “Ogni euro incassato ha avuto una destinazione politica”, ha ribadito.

Bonifici a Spinelli

Il governatore ha affrontato anche il tema dei bonifici ricevuti dall’imprenditore Aldo Spinelli, contestando l’interpretazione della procura. Ha ricordato che le donazioni del gruppo Spinelli risalgono alla sua prima campagna elettorale del 2015 e non sono mai state legate a specifiche situazioni economiche. “Non vi è stata alcuna prassi di scambio”, ha affermato.

Sostegno della Comunità Riesina

Toti ha anche respinto le accuse di voto di scambio con la comunità Riesina, evidenziando che il sostegno ricevuto era minimo rispetto al totale dei voti ottenuti. Ha inoltre chiarito di aver incontrato i rappresentanti della comunità solo un paio di volte e di non aver mai promesso loro favori o posti di lavoro.

Questioni Portuali

Riguardo alle accuse legate ai temi portuali, Toti ha sottolineato che nessuno degli atti contestati è stato predisposto con la sua partecipazione. Ha spiegato che le proposte sono arrivate da soggetti terzi e sono state elaborate e valutate dagli uffici competenti. “Il mio intervento è stato una semplice mediazione a favore dell’interesse pubblico”, ha dichiarato.

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