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Giorgia Meloni e La Missione di Ridisegnare l’Europa dopo il Voto!

17 Giu 2024 - Europa

Dopo il successo al G7, Giorgia Meloni si prepara a una sfida ancora più grande: ridare peso all'Italia e cambiare l'Europa post-elettorale. Scopri come la premier intende affrontare Bruxelles e ottenere ruoli chiave nell'UE.

Giorgia Meloni e La Missione di Ridisegnare l’Europa dopo il Voto!

Meloni Prepara la Strategia per Ridisegnare l’Europa

Dopo aver archiviato un G7 che considera “un successo”, Giorgia Meloni si trova ora di fronte a una sfida ancora più cruciale: orientare l’Europa post-elettorale verso una nuova realtà. Nonostante i numeri non siano dalla sua parte, Meloni è determinata a far sì che il voto degli italiani, che ha bocciato di fatto la maggioranza Ursula, porti a un cambiamento significativo. Durante la conferenza stampa a Borgo Egnazia, Meloni ha chiarito che l’Italia deve avere un ruolo di rilievo nell’UE. Ora, l’attenzione si sposta sulla nomina di un commissario europeo e sulla possibile acquisizione di una vicepresidenza per Roma.

Prime Mosse e Strategie

La cena informale tra i leader europei segna solo l’inizio di un processo lungo e complesso. Sebbene Meloni preferisca attendere i risultati delle elezioni francesi, non si opporrà a un’accelerazione delle trattative, mirando a chiudere entro il Consiglio di fine mese. Con il voto che ha segnato una chiara richiesta di cambiamento, le trattative per le deleghe dei commissari entreranno nel vivo già dalla prossima settimana.

Interni al Governo e Potenziali Candidati

La partita delle nomine si gioca su più fronti. Meloni, di ritorno da Lucerna con il ministro degli Esteri Antonio Tajani, potrebbe già aver iniziato a valutare diverse opzioni con gli alleati. La scelta finale dovrà combinare portafogli di rilievo con i candidati più idonei. Anche se ufficialmente “non si è ancora parlato di nomi”, Raffaele Fitto appare come il candidato naturale, dato il suo ruolo chiave nei rapporti tra Roma e Bruxelles. Tuttavia, Meloni deve bilanciare le esigenze interne del governo per evitare un rimpasto indesiderato.

Ostacoli e Scenari Possibili

La candidatura di Fitto si scontra con la necessità di evitare un rimpasto di governo, cosa che Meloni ha escluso categoricamente. Anche altri nomi come Giancarlo Giorgetti e Antonio Tajani sembrano fuori dai giochi. Elisabetta Belloni, capo dei servizi segreti e sherpa del G7, è stata menzionata, ma il suo profilo non è tra i preferiti.

Obiettivi di Roma

Roma punta a ottenere portafogli economici di rilievo, come la Concorrenza e il Mercato interno, attualmente detenuti da Danimarca e Francia. Inoltre, l’Italia aspira a una vicepresidenza, preferibilmente esecutiva. Secondo un esponente di spicco del partito di Meloni, “sarebbe un miracolo”, considerando che i tre vicepresidenti attuali appartengono alla maggioranza Ursula. Questo sforzo è visto come essenziale per dare un senso al voto e per fornire un nuovo peso all’Italia nell’UE.

Profili Tecnici Necessari

Per il portafoglio della Concorrenza, sarebbe necessario un profilo tecnico. In passato, l’Italia ha visto Mario Monti ricoprire questo ruolo. Nomi come Vittorio Colao e Daniele Franco sono stati considerati, ma sembrano avere poche possibilità. Roberto Cingolani potrebbe essere un’opzione valida, a patto di lasciare la guida di Leonardo.

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