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Wagner lascia Rostov tra gli applausi

25 Giu 2023 - Russia

Wagner lascia Rostov tra gli applausi

I combattenti Wagner lasciano Rostov tra applausi e spari in aria

I combattenti Wagner, noti mercenari russi, hanno abbandonato la città di Rostov tra gli applausi della folla e spari in aria, come documentato da un video circolato su Twitter e verificato dalla Bbc. Nelle immagini si può vedere un membro del gruppo Wagner sparare in cielo con il suo fucile, mentre lui e i suoi compagni si ritirano da Rostov sotto l’incoraggiamento e l’applauso dei civili lungo le strade.

15 militari russi morti durante l’avanzata dei combattenti Wagner

Altri video testimoniano il sostegno pubblico dimostrato al gruppo di mercenari nella città. Nel frattempo, secondo il sito bielorusso indipendente Nexta, canali Telegram filo-Cremlino riportano la morte di almeno 15 militari russi nel corso dell’avanzata dei combattenti della compagnia militare privata verso Mosca. È stata mediata la situazione dal presidente bielorusso Lukashenko, e il Cremlino ha deciso di non perseguire le milizie ribelli, consentendo al loro leader Yevgeny Prigozhin di trasferirsi in Bielorussia. Prigozhin, dopo aver lanciato una sfida diretta al presidente russo, aveva annunciato la sua marcia indietro per evitare un bagno di sangue russo, fermandosi a 200 chilometri da Mosca. Tuttavia, il destino attuale di Prigozhin rimane incerto, con le ultime informazioni che risalgono a ieri sera, quando è stato avvistato mentre lasciava il quartier generale del distretto militare a Rostov sul Don per trasferirsi in Bielorussia.

Le conseguenze

Secondo l’accordo raggiunto, le accuse penali contro Prigozhin saranno ritirate, ma restano ancora molte domande sui dettagli. Per quanto riguarda i combattenti della Wagner, il portavoce del Cremlino, Peskov, ha dichiarato che non saranno perseguiti legalmente per la loro partecipazione alla marcia verso Mosca, sottolineando che il Cremlino ha sempre elogiato le loro azioni eroiche in prima linea in Ucraina. Tuttavia, gli esperti sollevano ulteriori interrogativi sul destino dei miliziani dopo la loro breve ribellione.

Le autorità statunitensi erano state informate dei piani di Prigozhin

Il New York Times riporta che le autorità statunitensi erano state informate dei piani di Yevgeny Prigozhin, il capo del gruppo di mercenari Wagner, giorni prima degli eventi. L’intelligence statunitense seguiva da mesi le crescenti tensioni tra Prigozhin e i vertici militari russi, inclusi il ministro della Difesa Sergei Shoigu. Il segretario di Stato Antony Blinken ha discusso della situazione in Russia con il ministro degli Esteri polacco Rau Zbigniew, ribadendo che gli Stati Uniti continueranno a coordinarsi con alleati e partner.

Il fallimento della ribellione mette il governo di Putin in una situazione instabile

L’Istituto per lo studio della guerra (Isw) sostiene che, nonostante l’ammutinamento di Prigozhin sia fallito, il Cremlino si trova ora ad affrontare una situazione “profondamente instabile”. Il fallimento della ribellione e l’apparente tregua con il Gruppo Wagner danneggeranno in modo sostanziale il governo di Putin e gli sforzi bellici russi in Ucraina, secondo gli analisti dell’Isw. La ribellione ha messo in luce la debolezza delle forze di sicurezza russe e ha dimostrato l’incapacità di Putin di utilizzare le sue forze in modo tempestivo per affrontare una minaccia interna, erodendo ulteriormente il suo monopolio sulla forza. Inoltre, gli analisti hanno notato che i combattenti Wagner sono stati accolti calorosamente dai residenti di Rostov-sul-Don.

Nuovi allarmi e attacchi in Ucraina

Nel frattempo, sul fronte bellico, sono stati segnalati nuovi allarmi e attacchi in Ucraina. Un’esplosione è stata udita nella regione di Zaporozhzhia, dopo un allarme aereo sulla città e l’area circostante. L’aeronautica ha invitato i residenti a rimanere nei rifugi a causa dell’uso di armi balistiche provenienti dal territorio occupato. Inoltre, bombe russe hanno colpito nove villaggi nell’oblast di Sumy e la città di Nikopol, con almeno una vittima. L’incendio che si era sviluppato in un grande deposito di petrolio vicino a Voronezh è stato infine domato dalle squadre dei vigili del fuoco. Non sono state fornite spiegazioni sulle cause dell’incendio, ma sono stati segnalati i combattenti della compagnia militare privata Wagner nella zona.

Spento l’incendio nel deposito di petrolio a Voronezh

La rivolta dei combattenti Wagner e gli eventi che ne sono seguiti hanno evidenziato la situazione instabile in Russia, mettendo in dubbio la stabilità del governo di Putin e il suo controllo sulle forze di sicurezza. Gli sviluppi futuri sono ancora incerti, ma l’impatto di questi eventi è destinato ad avere conseguenze significative nel panorama geopolitico.

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