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Monsignor Viganò sfida il Vaticano: “Non mi sottometto a un processo farsa!”

22 Giu 2024 - Italia

L'ex nunzio Carlo Maria Viganò respinge le accuse di scisma e attacca duramente la "chiesa conciliare" di Papa Francesco, rivelando dettagli scottanti sul decreto del Dicastero per la Dottrina della Fede.

Monsignor Viganò sfida il Vaticano: “Non mi sottometto a un processo farsa!”

Monsignor Carlo Maria Viganò, ex nunzio, ha recentemente rilasciato una dichiarazione infuocata riguardante la sua convocazione dal Dicastero per la Dottrina della Fede per un presunto caso di scisma. In un comunicato pubblicato sui social, Viganò ha chiarito la sua posizione e le sue intenzioni, negando categoricamente di aver collaborato o di voler collaborare con il Dicastero in questione.

Le Dichiarazioni di Viganò

“Preciso di non essermi recato in Vaticano, di non avere intenzione di recarmi al Sant’Uffizio il 28 giugno e di non aver consegnato alcun memoriale o documento a mia difesa al Dicastero, del quale non riconosco l’autorità, né quella del suo Prefetto, né di chi lo ha nominato,” ha affermato Viganò. Con queste parole, Viganò ha ribadito il suo rifiuto di sottoporsi al processo extragiudiziale indetto dal Dicastero.

Accuse di Parzialità e Abuso di Potere

Viganò ha ulteriormente sottolineato la sua posizione dichiarando: “Non ho alcuna intenzione di sottopormi a un processo farsa in cui coloro che mi dovrebbero giudicare imparzialmente per difendere l’ortodossia cattolica sono allo stesso tempo coloro che io accuso di eresia, di tradimento e di abuso di potere.” Questa accusa diretta verso coloro che lo giudicherebbero mette in evidenza la profonda frattura tra Viganò e l’attuale amministrazione della Chiesa.

Pubblicazione del Decreto del Dicastero

L’ex Nunzio ha anche reso pubblico sui social il decreto del Dicastero, in cui si legge che avrebbe dovuto presentarsi in Vaticano nel pomeriggio del 28 giugno o nominare un suo difensore. Questa pubblicazione sottolinea la trasparenza e la determinazione di Viganò nel contestare apertamente le accuse mosse contro di lui.

Critiche ai Gesuiti e alla ‘Chiesa Sinodale’

Tra le critiche mosse da Viganò, i Gesuiti occupano un posto centrale. Egli li accusa di essere i principali fautori delle deviazioni morali e dottrinali degli ultimi sessant’anni, citando specificamente James Martin sj, un noto attivista LGBTQ+. Secondo Viganò, la notizia che il 20 giugno si sarebbe presentato al dicastero è “totalmente falsa”.

Riflessioni Sulla ‘Chiesa’ di Bergoglio

Viganò conclude il suo comunicato con una dura critica alla Chiesa attuale guidata da Papa Francesco. “La ‘chiesa’ di Bergoglio non è la Chiesa Cattolica, ma quella ‘chiesa conciliare’ nata dal Concilio Vaticano II e recentemente oggetto di rebranding col nome non meno ereticale di ‘chiesa sinodale’. Se è da questa ‘chiesa’ che sono dichiarato separato per scisma, me ne faccio un motivo di onore e di vanto.” Con queste parole, Viganò esprime il suo orgoglio per essere considerato separato da una istituzione che, a suo dire, ha tradito i principi del cattolicesimo tradizionale.

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