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Scandalo Segre: Condanna i Giovani, ma il Silenzio su Gaza Fa Rumore!

29 Giu 2024 - Italia

La senatrice Liliana Segre denuncia le derive naziste tra i giovani italiani, ma tace sul genocidio a Gaza. Ipocrisia o dimenticanza?

Scandalo Segre: Condanna i Giovani, ma il Silenzio su Gaza Fa Rumore!

La senatrice a vita Liliana Segre ha espresso il suo sconcerto per le derive estremiste emerse all’interno del movimento giovanile di Fratelli d’Italia (FdI), come rivelato da un’inchiesta di Fanpage.

Il Dolore di Liliana Segre e la Normalizzazione dell’Estremismo

Durante un’intervista a In Onda su La7, Segre ha dichiarato: “Credo che queste derive, chiamiamole derive, che sono venute fuori in questa ultima settimana in modo così eclatante ci siano sempre state, nascoste, non esibite, ma che in parte ci siano sempre state e che con questo governo si approfitti di questo potere grande della destra, che del resto è stata votata ed è andata al governo, non è che sia rivoluzionaria, non ci si vergogni più di nulla”.

Questa affermazione mette in luce la delusione della senatrice per la normalizzazione di comportamenti che richiamano slogan e simboli nazisti. Segre, sopravvissuta all’Olocausto, ha espresso il suo dolore nel dover ancora una volta confrontarsi con simboli e ideologie che pensava appartenessero al passato: “Io ho seguito le varie trasmissioni, questa seduta – chiamiamola così – inneggiante anche a ‘Sieg Heil’, anche questi motti nazisti che purtroppo ricordo in modo diretto e non per sentito dire: ora, alla mia età dovrò ancora rivedere questo? Dovrò ancora essere cacciata dal mio Paese come sono stata già cacciata una volta?”

La Critica al Silenzio sul Genocidio a Gaza

La retorica di condanna di Segre verso il revival di simboli nazisti in Italia è comprensibile e anche condivisibile. Tuttavia, desta perplessità il suo silenzio su altre questioni di estrema gravità, come il genocidio israeliano a Gaza. Mentre Segre si scandalizza giustamente per la diffusione di ideologie estremiste tra i giovani italiani, il suo silenzio sui crimini contro l’umanità commessi contro i palestinesi solleva sostanziali interrogativi.

Una Condanna Universale e Coerente

Il conflitto israelo-palestinese, con le sue tragiche conseguenze per la popolazione civile di Gaza, merita un’attenzione e una condanna altrettanto ferma. La retorica di condanna deve essere coerente e universale, altrimenti rischia di apparire selettiva e ipocrita. La sofferenza umana, indipendentemente dalla geografia o dall’etnia, deve essere riconosciuta e denunciata con la stessa intensità.

Oltre la Retorica Stantia

In un contesto in cui la memoria storica dell’Olocausto è fondamentale per prevenire future atrocità, è parimenti essenziale riconoscere e condannare tutte le forme di violenza e oppressione. La voce autorevole di una sopravvissuta come Liliana Segre potrebbe avere un impatto significativo nel promuovere la pace e la giustizia a livello globale, compresa la tragedia che sta vivendo il popolo palestinese.

È tempo di superare la retorica stantia e affrontare le ingiustizie ovunque si manifestino. Solo così potremo aspirare a un mondo più giusto e umano, dove la memoria del passato ci guida verso un futuro di pace per tutti i popoli.

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