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Protesta a Roma: Politici Uniti Contro la Legge Calderoli sull’Autonomia Differenziata!

5 Lug 2024 - Italia

Davanti alla Corte di Cassazione, figure politiche di spicco si sono riunite per presentare un referendum contro la legge Calderoli.

Protesta a Roma: Politici Uniti Contro la Legge Calderoli sull’Autonomia Differenziata!

Oggi a Roma, davanti alla Corte di Cassazione, ha avuto luogo una manifestazione per presentare un quesito referendario volto ad abrogare la legge Calderoli sull’autonomia differenziata. Tra i partecipanti, c’erano molte figure politiche rilevanti come il segretario della CGIL Maurizio Landini, la segretaria del PD Elly Schlein, il presidente del M5S Giuseppe Conte, e rappresentanti di Alleanza Verdi e Sinistra.

Dichiarazioni di Elly Schlein

“La giornata di oggi è fondamentale per noi”, ha affermato Elly Schlein prima di entrare in Cassazione. “Questa legge rischia di spaccare ulteriormente il Paese senza fornire le risorse necessarie per garantire l’uguaglianza tra le regioni. Dobbiamo unirci per fermarla.”

Unità delle forze politiche e sociali

Schlein ha evidenziato l’importanza di una vasta alleanza. “Ci sono numerosi motivi per opporci a questa autonomia differenziata. Stiamo raccogliendo firme in tutto il territorio nazionale e presentando quesiti referendari anche nei consigli regionali. L’unità nazionale è un valore che dobbiamo difendere con determinazione.”

Appello di Maurizio Landini

Maurizio Landini ha definito la situazione come una “sfida cruciale” e ha invitato tutti i cittadini a votare al referendum. “La legge sull’autonomia differenziata crea disparità nei diritti essenziali come sanità, istruzione e lavoro. Non solo divide il Paese, ma riduce anche i diritti e le libertà individuali.”

Giuseppe Conte e la protezione dell’unità nazionale

Giuseppe Conte ha espresso preoccupazione per le conseguenze della legge Calderoli. “Questo referendum offre ai cittadini l’opportunità di bloccare una misura che danneggia servizi fondamentali come la sanità e l’istruzione, soprattutto nelle regioni più svantaggiate. Non possiamo permettere che si creino venti burocrazie diverse che soffocherebbero le imprese del Nord. Difenderemo l’unità dell’Italia con determinazione.”

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