Ursula von der Leyen riconfermata con un colpo di scena al Parlamento Europeo
18 Lug 2024 - Europa
Scopri perché i Verdi hanno sostenuto la presidente della Commissione Europea, isolando Fratelli d'Italia e Giorgia Meloni.
Ursula von der Leyen riconfermata alla presidenza della Commissione europea
Il Parlamento europeo ha votato per riconfermare Ursula von der Leyen come presidente della Commissione europea, con 401 voti a favore, 284 contrari (tra cui la delegazione di Fratelli d’Italia) e 15 astenuti. Le schede bianche sono state 7, con una maggioranza richiesta di 360 voti su un totale di 707 votanti. “Sono molto grata al gruppo dei Verdi per avermi sostenuto,” ha dichiarato von der Leyen durante una conferenza stampa post-voto. “Lavorerò il più possibile con coloro che mi hanno sostenuto, che sono pro-Ue, pro-Ucraina, pro-Stato di diritto. Sono molto grata alla piattaforma Ppe-S&d-Renew, ma sono anche molto grata al gruppo dei Verdi per il sostegno. Abbiamo avuto scambi approfonditi su tutti i temi ed è un buon segno che alla fine abbiano deciso di sostenere.”
L’approccio di von der Leyen e il rifiuto di Fratelli d’Italia
Il risultato delle elezioni ha evidenziato che l’approccio di Ursula von der Leyen nei confronti di Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni “era quello giusto”. Rispondendo a una domanda sulla scelta della delegazione italiana di votare contro e sul suo avvicinamento a Meloni, von der Leyen ha dichiarato: “Abbiamo lavorato duramente durante tutta la campagna elettorale per unire le forze democratiche e avere una maggioranza al centro per un’Europa forte. L’approccio è stato quello di dire a tutti coloro che sono a favore dell’Europa, dell’Ucraina, dello Stato di diritto, che offriamo di lavorare insieme. E il risultato di oggi credo parli da sé. È stato l’approccio giusto.”
Il sostegno dei Verdi e l’isolamento dei conservatori
Von der Leyen ha ringraziato esplicitamente i Verdi per il loro sostegno, sottolineando l’importanza del loro appoggio nel raggiungere la maggioranza. Questo sostegno ha di fatto isolato i conservatori, tra cui Fratelli d’Italia, che hanno scelto di votare contro la riconferma di von der Leyen. La presidente ha ribadito il suo impegno a lavorare con chi è pro-Europa, pro-Ucraina e a favore dello Stato di diritto, mettendo in evidenza un orientamento politico che esclude coloro che non condividono questi valori.
Auto e clima: confermati gli obiettivi al 2035
“Abbiamo una legge con l’obiettivo di neutralità climatica per le automobili entro il 2035. Quell’obiettivo rimane. E dobbiamo creare prevedibilità per gli investitori, i produttori e, naturalmente, per i clienti”, ha sottolineato von der Leyen. Ha poi aggiunto l’importanza di un approccio tecnologicamente neutrale in cui gli e-fuel dovranno svolgere un ruolo significativo. “Sapete che al momento abbiamo la legge e abbiamo la proposta per i carburanti elettronici e questi possono svolgere un ruolo con una modifica mirata del regolamento nell’ambito della revisione già prevista. È molto importante attenersi agli obiettivi ed essere neutrali dal punto di vista tecnologico.”
Libertà dei media e democrazia
“Uno dei princìpi centrali dello Stato di diritto e della democrazia più in generale consiste nella libertà dei media. In un mondo di media sempre più veloci e sempre maggiore disinformazione, dobbiamo fare tutto ciò che possiamo per sostenere la libertà dei media. Implementeremo il Media Freedom Act e aumenteremo il nostro sostegno e protezione dei media indipendenti e dei giornalisti, reprimendo atti di pressioni e comportamenti non etici”, ha proseguito von der Leyen.
Il no di Fratelli d’Italia
“L’ufficializzazione del voto favorevole dei Verdi ha reso impossibile il nostro sostegno a von der Leyen”, ha dichiarato Carlo Fidanza, capo delegazione del partito della premier Giorgia Meloni. Fidanza ha proseguito sottolineando che la questione del commissario non è collegata al peso che il commissario italiano avrà. “L’Italia avrà un ruolo di tutto rispetto perché è l’Italia per le ragioni che abbiamo già evidenziato”. Ha poi ribadito l’importanza di un governo stabile come quello italiano e il ruolo che questo può giocare come partner affidabile per la Commissione europea, indipendentemente dal colore politico della presidenza.