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Kamala Harris Sostiene la Soluzione a Due Stati in un Incontro con Netanyahu

26 Lug 2024 - USA

La vicepresidente degli Stati Uniti esorta Netanyahu a concludere un accordo con Hamas, sottolineando la necessità di sicurezza per Israele e libertà per i palestinesi.

Kamala Harris Sostiene la Soluzione a Due Stati in un Incontro con Netanyahu

Durante l’incontro a Washington con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, la vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris ha fatto delle dichiarazioni sorprendenti riguardo alla situazione a Gaza e alla necessità di una soluzione pacifica. Questo intervento, che sembra destinato a scuotere sia l’opinione pubblica che i corridoi del potere, ha rivelato una Harris decisa a promuovere un cambiamento.

Un Appello alla Pace

“È arrivato il momento di trovare un accordo,” ha dichiarato Harris durante l’incontro con Netanyahu. La vicepresidente ha esortato a concludere un’intesa con Hamas per mettere fine al conflitto a Gaza e garantire il ritorno degli ostaggi. “C’è stato un movimento di speranza nei colloqui per assicurare un accordo. Come ho appena detto al primo ministro Netanyahu, è tempo di concluderlo,” ha affermato Harris. “Questa guerra deve finire, e deve finire in un modo che garantisca la sicurezza di Israele, la liberazione di tutti gli ostaggi, la fine delle sofferenze dei palestinesi a Gaza e il diritto del popolo palestinese alla libertà, alla dignità e all’autodeterminazione.”

Preoccupazione per Gaza

Durante l’incontro, Harris ha espresso profonda preoccupazione per le condizioni umanitarie a Gaza, affermando che non rimarrà in silenzio di fronte a tali tragedie. “Non possiamo distogliere lo sguardo di fronte a queste tragedie. Non possiamo permetterci di diventare insensibili alla sofferenza e non resterò in silenzio,” ha dichiarato con fermezza.

Sostegno alla Soluzione dei Due Stati

Harris ha ribadito il suo sostegno alla soluzione dei due Stati come unica via per garantire una pace duratura nella regione. “Si tratta dell’unica strada che garantisce che Israele rimanga uno Stato ebraico e democratico sicuro e che garantisce che i palestinesi possano finalmente realizzare la libertà, la sicurezza e la prosperità che giustamente meritano,” ha sottolineato.

Reazioni Contrapposte

Le dichiarazioni della vicepresidente hanno suscitato reazioni contrastanti. Un alto funzionario israeliano ha espresso preoccupazione per l’impatto delle parole di Harris sugli sforzi in corso per un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi israeliani. “Spero che le osservazioni di Harris non vengano interpretate da Hamas come una distanza tra Stati Uniti e Israele, rendendo così più difficile ottenere un accordo,” ha affermato la fonte, citata dal Times of Israel.

Il team di Netanyahu è rimasto sorpreso dal fatto che Harris abbia diffuso una dichiarazione subito dopo l’incontro e l’abbia pubblicata anche sui social media. La fonte ha sottolineato l’importanza dell’unità tra Israele e Stati Uniti per raggiungere un accordo. “Più i nostri nemici vedono che c’è una posizione unitaria tra Israele e gli Stati Uniti, più aumentiamo le possibilità di garantire il rilascio degli ostaggi e diminuiamo le possibilità di una guerra regionale,” ha concluso.

Una Mossa Elettorale?

L’intervento di Harris potrebbe essere visto come una mossa strategica in vista delle prossime elezioni, cercando di raccogliere consensi dalla sinistra americana, fortemente critica nei confronti della politica israeliana. In un contesto politico così complesso, le dichiarazioni della vicepresidente rappresentano un tentativo di bilanciare gli interessi strategici con le necessità umanitarie, mostrando un volto inatteso di Kamala Harris, capace di sorprendere sia i critici che i sostenitori.

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