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Il Martirio di Padre Jacques Hamel: Un Monito Inascoltato

26 Lug 2024 - Approfondimenti Politici

Il martirio di padre Jacques Hamel, brutalmente assassinato mentre celebrava la Messa il 26 luglio 2016, è un grido inascoltato. L'Europa, ancora addormentata, deve svegliarsi per difendere la propria civiltà e valori di fronte alle minacce dell'immigrazione senza controlli e del relativismo culturale che favorisce l'estremismo.

Il Martirio di Padre Jacques Hamel: Un Monito Inascoltato

Il 26 luglio 2016, padre Jacques Hamel, un umile sacerdote di 85 anni, è stato barbaramente assassinato mentre celebrava la Messa nella chiesa di Saint-Etienne-du-Rouvray, nei pressi di Rouen. Un giovane di 19 anni, armato di coltello e animato da una feroce ideologia jihadista, ha interrotto la sacra celebrazione, costringendo padre Hamel a inginocchiarsi prima di sgozzarlo al grido di “Allah Akbar”. Questo atto di estrema violenza ha segnato una svolta tragica e inquietante: il jihad è entrato nei luoghi di culto occidentali, luoghi di pace e rifugio, e li ha violati con brutalità.

Un’Europa Addormentata

L’assassinio di padre Hamel ha suscitato orrore e indignazione, ma l’Europa sembra essere rimasta in uno stato di torpore. Nonostante la gravità dell’atto, l’Occidente non ha ancora compreso appieno le implicazioni di una tale barbarie. L’immigrazione senza controlli continua a essere un problema critico e sottovalutato, con potenziali minacce che si infiltrano senza difficoltà nelle nostre comunità. L’Europa sembra riluttante a svegliarsi, a riconoscere i pericoli e a prendere misure efficaci per difendere la propria civiltà e i propri valori.

Difendere la Nostra Civiltà

Il martirio di padre Hamel non è solo un attacco alla persona del sacerdote, ma un attacco alla nostra civiltà, ai nostri valori e alla nostra cultura. È un simbolo della lotta che dobbiamo affrontare per preservare ciò che siamo di fronte a una marea islamica che, sostenuta da una sinistra relativista, cerca di imporre i propri usi e costumi a scapito dei nostri. Questa sinistra, piegata a difendere le tradizioni altrui, sembra incapace di difendere le proprie, creando una pericolosa dicotomia che mina le fondamenta stesse della nostra società.

Il Silenzio dell’Occidente

Molte chiese sono state violate in Medio Oriente, molti sacerdoti e fedeli cristiani sono stati uccisi, e ora questa violenza si è spostata in Occidente. Tuttavia, la risposta dell’Occidente è stata timida e insufficiente. Il sacrificio di padre Hamel dovrebbe essere un grido di allarme, un richiamo alla difesa dei nostri valori e delle nostre tradizioni. Ma l’Europa, paralizzata da un relativismo culturale e da un’errata concezione della tolleranza, continua a ignorare le gravi implicazioni di un’immigrazione non controllata e delle ideologie estremiste che ne derivano.

Un Appello alla Consapevolezza

Il martirio di padre Jacques Hamel deve essere ricordato non solo come un tragico episodio di violenza, ma come un monito. È essenziale che l’Europa si svegli, prenda coscienza dei pericoli che affronta e agisca per proteggere la propria identità e la propria sicurezza. Questo non significa chiudersi all’immigrazione, ma piuttosto implementare controlli efficaci, integrare chi arriva nel rispetto delle nostre leggi e dei nostri valori, e combattere senza tregua ogni forma di estremismo.

Padre Jacques Hamel ha perso la vita mentre serviva Dio e la sua comunità. Il suo sacrificio non deve essere vano. Che il suo martirio ci ricordi la necessità di vigilare, di difendere ciò che è nostro e di non piegarci di fronte alla violenza e alla paura. Solo così potremo onorare la sua memoria e garantire un futuro sicuro e giusto per le generazioni a venire.

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