Gasdotto nel Mar Baltico distrutto: La Cina ammette l’incidente, ma restano dubbi su una mossa strategica

Cina ammette di aver distrutto un gasdotto nel Mar Baltico: incidente o strategia?

La Cina ha ufficialmente riconosciuto che una delle sue navi, la Newnew Polar Bear, è responsabile del danneggiamento del gasdotto sottomarino Balticconnector nel Mar Baltico, che collega la Finlandia e l’Estonia. L’incidente, avvenuto tra il 7 e l’8 ottobre 2023, è stato causato dal trascinamento involontario di un’ancora, che ha interrotto anche due importanti cavi di telecomunicazione tra Finlandia, Estonia e Svezia. La versione ufficiale fornita dalle autorità cinesi parla di un errore tecnico, ma le reazioni in Europa sono state più che scettiche, con crescenti timori che dietro l’accaduto si nasconda una mossa strategica.

Le autorità finlandesi, infatti, hanno espresso forti dubbi sulla narrazione di Pechino. Il ministro finlandese per gli Affari europei, Anders Adlercreutz, ha sottolineato come sia difficile credere che l’equipaggio della nave non si sia accorto di trascinare un’ancora per oltre 100 chilometri senza notarlo. Questa incredulità si unisce a una crescente preoccupazione per la sicurezza delle infrastrutture critiche europee, specialmente in un’area tanto strategica quanto il Mar Baltico​.

Geopolitica del Mar Baltico: Un semplice incidente o una mossa calcolata?

L’incidente si inserisce in un contesto geopolitico particolarmente delicato. Il Mar Baltico è una delle aree più strategiche del Nord Europa, con diverse infrastrutture energetiche vitali per la sicurezza dell’Unione Europea. La recente distruzione del gasdotto Balticconnector segue a ruota l’attacco ai gasdotti Nord Stream, avvenuto nel 2022, che aveva già sollevato allarmi su possibili atti di sabotaggio. In entrambi i casi, non è stato identificato un colpevole chiaro, ma le speculazioni riguardo l’influenza di attori statali sono sempre più diffuse.

La Cina, nel frattempo, sta aumentando la sua presenza in aree strategicamente importanti per l’Occidente, come il Mar Baltico e il Mediterraneo. Alcuni analisti suggeriscono che questo incidente potrebbe non essere stato del tutto casuale, ma parte di una più ampia strategia cinese volta a mostrare la sua capacità di influenzare gli equilibri globali. La nave Newnew Polar Bear, al momento dell’incidente, era in rotta verso il Nord Europa per scopi commerciali, ma l’idea che un’ancora possa essere stata trascinata senza controllo per chilometri solleva legittimi dubbi sull’effettiva accidentalità del fatto.

In un contesto in cui le tensioni tra la Cina e l’Occidente sono in aumento, con Pechino che si dimostra sempre più assertiva nel Mar Cinese Meridionale e nel Pacifico, l’idea che questo incidente possa rappresentare una sorta di avvertimento o dimostrazione di forza non è del tutto fuori luogo. La Finlandia e l’Estonia hanno chiesto un maggiore impegno da parte delle autorità cinesi per chiarire completamente le circostanze dell’incidente, ma il rimpatrio della nave verso la Cina lascia ancora molte domande senza risposta.

Il futuro della sicurezza nel Mar Baltico

Le implicazioni di questo incidente potrebbero essere profonde. La sicurezza delle infrastrutture sottomarine in Europa, in particolare nel Mar Baltico, sta diventando una priorità crescente per gli stati membri della NATO e dell’UE. L’idea che un singolo incidente possa interrompere la fornitura di gas e le comunicazioni in una regione così strategica evidenzia la vulnerabilità di queste infrastrutture. In risposta, alcuni stati stanno già considerando misure per rafforzare la sorveglianza e la protezione delle loro risorse critiche sottomarine, anche se le sfide tecniche e diplomatiche sono notevoli.

Redazione - Il Politico Tag: Cina, Europa, Geopolitica, NATO, Politica