Sala vuole estendere Area C nei weekend: è polemica
5 Set 2024 - Italia
Il sindaco di Milano propone l'estensione di Area C anche nei fine settimana. Il centrodestra accusa: "Un'altra tassa per fare cassa a spese dei cittadini".
La proposta di estendere l’Area C ai weekend: un’altra tassa mascherata?
La proposta del sindaco di Milano, Beppe Sala, di estendere l’Area C anche ai weekend ha sollevato un acceso dibattito tra maggioranza e opposizione in consiglio comunale. Mentre la sinistra difende la misura come necessaria per sistemare il bilancio e migliorare il trasporto pubblico, le forze di minoranza, tra cui Lega, Fratelli d’Italia (FdI) e Forza Italia, vedono l’iniziativa come l’ennesimo tentativo di tassare ulteriormente i cittadini.
Il contesto della proposta
La proposta di Sala, avanzata il 3 settembre, mira a utilizzare i fondi raccolti dall’estensione dell’Area C anche nei weekend per riequilibrare il bilancio cittadino, che secondo il sindaco, è sotto pressione a causa delle spese crescenti per il trasporto pubblico. Sala ha dichiarato che “non è questione di fare cassa”, ma di trovare una soluzione per sostenere i costi di un sistema di trasporti che necessita di miglioramenti costanti.
Le critiche della destra
Le reazioni delle forze di centrodestra non si sono fatte attendere. Marco Bestetti, consigliere regionale e comunale di Fratelli d’Italia, ha accusato la sinistra milanese di aver finalmente rivelato le sue reali intenzioni: “La proposta di applicare l’Area C anche nei weekend serve solo per incassare più soldi dai cittadini, come denunciamo da anni”. Chiara Valcepina, consigliere comunale per FdI, ha espresso simili preoccupazioni sui social, rafforzando l’idea che questa sia una strategia per fare cassa piuttosto che per migliorare la qualità della vita dei cittadini.
Anche altri esponenti della destra hanno criticato la proposta. Samuele Piscina, segretario provinciale della Lega e consigliere comunale, ha sottolineato come tale misura penalizzi non solo i residenti del centro, ma anche il tessuto economico della città, colpendo in particolare i commercianti. Alessandro Verri, capogruppo della Lega in consiglio comunale, ha definito la proposta “profondamente sbagliata” e ha ribadito la richiesta di abolire il pagamento dell’Area C per i residenti del Municipio 1.
Un’opposizione basata sulla difesa dei cittadini
La critica principale sollevata dall’opposizione è che la sinistra milanese, sotto il pretesto di migliorare i servizi pubblici, stia in realtà cercando nuovi modi per tassare i cittadini. Le parole di Bestetti e Valcepina riflettono una preoccupazione condivisa: la politica del centrosinistra sembra orientata più verso la raccolta di entrate fiscali che verso l’effettivo miglioramento della qualità della vita urbana. “È ormai evidente”, continua Bestetti, “che le aree C e B non sono provvedimenti ambientalisti contro il traffico e l’inquinamento, ma semplicemente delle tasse, tanto costose quanto inutili”.