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Kamala Harris e la bufala degli orecchini: solo gioielli, nessun trucco

12 Set 2024 - USA

Durante il dibattito presidenziale, Kamala Harris è stata accusata di indossare orecchini tecnologici per ricevere suggerimenti, ma erano solo gioielli di lusso. Tuttavia, le domande dei giornalisti l'hanno messa comunque in una posizione di vantaggio.

Kamala Harris e la bufala degli orecchini: solo gioielli, nessun trucco

La polemica sugli orecchini di Kamala Harris

Durante il dibattito presidenziale del 10 settembre 2024, Kamala Harris è finita al centro di una controversia legata agli orecchini che indossava. Alcuni sostenitori della destra hanno suggerito che Harris utilizzasse orecchini tecnologici con funzione di auricolare per ricevere suggerimenti durante il dibattito contro Donald Trump. Questa teoria ha rapidamente guadagnato popolarità sui social media, alimentando teorie complottiste e discussioni accese.

Le accuse sui social media

Le affermazioni si sono diffuse principalmente su X (ex Twitter), dove alcuni utenti hanno paragonato gli orecchini di Harris ai Nova H1 Audio Earrings, un modello tecnologico con capacità di trasmissione audio. Secondo queste teorie, la vicepresidente avrebbe utilizzato questi dispositivi per ottenere indicazioni durante il dibattito. Personaggi come Laura Loomer, figura controversa della destra, hanno contribuito alla diffusione di queste accuse con post e immagini che suggerivano l’utilizzo di tecnologia nascosta da parte di Harris.

La verità sugli orecchini

In realtà, gli orecchini indossati da Harris appartengono alla collezione “HardWear” di Tiffany & Co., un noto marchio di gioielli di lusso. Nonostante le somiglianze superficiali con il modello tecnologico, i gioielli di Harris non contenevano alcuna tecnologia di trasmissione audio. Questa informazione è stata confermata sia dal brand Tiffany che da diverse fonti giornalistiche che hanno indagato sull’argomento.

Un pattern di disinformazione

Le accuse rivolte a Harris non sono nuove nel panorama politico americano. In passato, figure come Hillary Clinton e Joe Biden erano state oggetto di simili teorie cospirazioniste. Nel 2016, ad esempio, si era diffusa una teoria secondo cui Clinton avrebbe indossato un auricolare nascosto durante un dibattito presidenziale, mentre nel 2020 accuse simili vennero mosse contro Biden. In tutti questi casi, le indagini non hanno mai trovato prove a supporto delle affermazioni.

Il vero vantaggio di Harris: domande morbide

Nonostante l’infondatezza delle accuse, è evidente che gli orecchini tecnologici non sarebbero comunque stati necessari per Kamala Harris durante il dibattito. Il format stesso del dibattito ha favorito la vicepresidente, grazie all’atteggiamento permissivo dei giornalisti che l’hanno intervistata. Le domande scomode sono state evitate, e gli argomenti più critici sono stati in gran parte ignorati, il che ha contribuito a creare un ambiente di favore per Harris. Questa dinamica, più che qualsiasi dispositivo nascosto, ha probabilmente giocato un ruolo nel suo vantaggio sul palco.

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