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Robert Fico: “No all’Ucraina nella NATO finché sono premier”

8 Ott 2024 - Europa

Il premier slovacco Robert Fico annuncia il veto sull'ingresso dell'Ucraina nella NATO, ribadendo che finché guiderà il governo di Bratislava, bloccherà ogni adesione.

Robert Fico: “No all’Ucraina nella NATO finché sono premier”

Robert Fico chiude la porta all’adesione dell’Ucraina alla NATO: “Mai con me al governo”

Il premier slovacco Robert Fico ha dichiarato apertamente la sua opposizione all’adesione dell’Ucraina alla NATO, sollevando dubbi sull’espansione dell’Alleanza Atlantica e sulla stabilità della regione. Durante un’intervista all’emittente slovacca STVR, Fico ha affermato che, sotto la sua guida, il governo slovacco si opporrà fermamente a qualsiasi passo avanti verso l’inclusione dell’Ucraina nell’Alleanza, almeno nel breve termine.

“Finché sarò a capo del governo slovacco, dirò ai parlamentari che sono sotto il mio controllo, in quanto presidente del partito, di non accettare mai l’adesione dell’Ucraina alla NATO”, ha dichiarato Fico con fermezza. Il premier ha inoltre ricordato un aspetto cruciale del processo di adesione all’Alleanza: l’approvazione unanime di tutti gli Stati membri. Questo significa che la posizione della Slovacchia potrebbe effettivamente bloccare ogni tentativo dell’Ucraina di entrare nella NATO, almeno finché Fico resterà in carica.

Una frattura nel fronte occidentale?

La dichiarazione di Fico rappresenta un significativo contraccolpo agli sforzi di diversi paesi occidentali, in particolare degli Stati Uniti e delle nazioni baltiche, che vedono l’ingresso dell’Ucraina nella NATO come un passo strategico per consolidare la sicurezza dell’Europa orientale. Tuttavia, la posizione della Slovacchia riflette le preoccupazioni di alcune nazioni europee riguardo alle conseguenze che un allargamento dell’Alleanza potrebbe avere nei confronti della Russia.

La Slovacchia, pur essendo membro della NATO dal 2004, si trova geograficamente e storicamente legata alla sfera di influenza russa, e l’invasione russa dell’Ucraina ha fatto emergere sentimenti contrastanti all’interno dell’opinione pubblica slovacca. La leadership di Fico, in questo contesto, sembra voler prendere le distanze dalle politiche aggressive nei confronti di Mosca e mantenere una linea più neutrale, se non apertamente filorussa.

Una posizione isolata o una nuova tendenza?

Le parole di Fico potrebbero rappresentare non solo un’eccezione all’interno del blocco occidentale, ma anche un segnale di una possibile svolta più ampia. L’opposizione alla NATO non è un tema nuovo nei paesi dell’Europa centrale, dove la popolazione e i governi esprimono da tempo dubbi sull’efficacia dell’Alleanza e sulle implicazioni di un coinvolgimento diretto in conflitti regionali, come quello in Ucraina.

In un’Europa sempre più divisa su come affrontare la questione ucraina, la presa di posizione della Slovacchia potrebbe incoraggiare altri paesi a esprimere le loro riserve o a chiedere maggiori garanzie prima di accettare un allargamento della NATO. Se ciò accadesse, il cammino dell’Ucraina verso l’adesione all’Alleanza rischierebbe di diventare ancora più tortuoso e incerto.

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