Udine, tensione per il corteo pro-Palestina contro la partita Italia-Israele
14 Ott 2024 - Italia
Massima allerta a Udine: mille agenti schierati per il corteo di protesta contro la Nazionale israeliana. Misure di sicurezza eccezionali per garantire la separazione tra manifestanti e lo stadio.
Il corteo contro la partita Italia-Israele
Udine è diventata il centro di un’importante manifestazione pro-Palestina, organizzata per boicottare la partita di calcio tra Italia e Israele. Il corteo è stato promosso dal Comitato per la Palestina, il quale ha accusato lo Stato di Israele di pratiche discriminatorie e violente nei confronti dei palestinesi. L’obiettivo dichiarato del comitato è quello di utilizzare questo evento sportivo come cassa di risonanza per sensibilizzare l’opinione pubblica italiana e internazionale sulla causa palestinese.
Sicurezza rafforzata in città
La manifestazione, che ha visto la partecipazione di diverse associazioni locali e movimenti pro-palestinesi, si è svolta nel centro di Udine, mentre la partita si è disputata allo stadio Friuli, nella periferia della città. Per prevenire disordini, è stata predisposta una “zona rossa” attorno allo stadio, sorvegliata da circa un migliaio di agenti di polizia e 450 steward. Questa zona è stata messa in sicurezza con barriere, dissuasori e prefiltraggi per evitare che i manifestanti si avvicinassero all’impianto sportivo.
Polemiche politiche e divisioni locali
La decisione di consentire lo svolgimento della partita ha provocato una serie di polemiche anche all’interno delle istituzioni locali. Una parte della maggioranza di centrosinistra che sostiene il sindaco di Udine ha espresso contrarietà, partecipando attivamente al corteo pro-Palestina. Le critiche si sono concentrate sulla concessione del patrocinio alla partita, definendo inaccettabile ospitare una rappresentativa nazionale israeliana, accusata di perpetuare un regime di apartheid nei confronti dei palestinesi.
Una questione delicata e internazionale
Il corteo, che si è mantenuto separato dallo stadio grazie a una precisa gestione logistica, ha evitato scontri diretti, ma ha comunque suscitato tensioni nella città. Le forze dell’ordine italiane, coadiuvate dai servizi segreti israeliani, hanno garantito la sicurezza della delegazione israeliana e la protezione della squadra, sia durante il loro soggiorno in città che nel trasferimento allo stadio. Nonostante le forti misure di sicurezza, la manifestazione ha evidenziato ancora una volta la delicatezza del tema israelo-palestinese e l’impatto che ha anche in contesti internazionali apparentemente distanti, come una partita di calcio.