Putin guida le esercitazioni nucleari: rafforzata la deterrenza russa
30 Ott 2024 - Russia
Dal Cremlino, il presidente assiste ai test strategici di missili balistici e sottomarini nucleari. "Pronti a difenderci, ma senza corsa agli armamenti."
Putin supervisiona test nucleari: La Russia rafforza la deterrenza tra equilibrio e nuove strategie
La recente supervisione di Vladimir Putin sulle esercitazioni nucleari delle forze militari russe rappresenta un segnale significativo, non solo per la politica interna ma soprattutto per l’equilibrio strategico globale. In videocollegamento dal centro di controllo del Cremlino, il presidente russo ha osservato direttamente il lancio di vari sistemi missilistici, inclusi i missili balistici intercontinentali Yars e i missili balistici Sineva e Bulava, evidenziando così il grado di preparazione e l’efficacia delle forze strategiche della Federazione Russa.
L’evento ha coinvolto anche aerei Tu-95 che hanno eseguito lanci di missili da crociera, simulando uno scenario di guerra avanzato. Dal cosmodromo di Plesetsk e dai sottomarini strategici a propulsione nucleare “Novomoskovsk” e “Principe Oleg”, sono stati lanciati missili da aree remote come il Mare di Barents e il Mare di Okhotsk. Questo dispiegamento diversificato e capillare rappresenta una dimostrazione non solo della capacità bellica, ma soprattutto del livello di preparazione e di coordinamento raggiunto dalle forze nucleari russe.
La dottrina nucleare russa in evoluzione
Secondo il Ministero della Difesa russo, le esercitazioni avevano come scopo la verifica del livello di prontezza degli organi di comando e controllo delle forze strategiche, e la Tass ha rimarcato come la Russia consideri l’uso delle armi nucleari una “misura estrema”. Tuttavia, recenti dichiarazioni di Putin lasciano intravedere un possibile ampliamento della dottrina nucleare. Il presidente ha accennato all’ipotesi di un utilizzo delle armi atomiche anche in caso di aggressione indiretta da parte di nazioni alleate di potenze nucleari. Questa nuova postura potrebbe potenzialmente giustificare un impiego delle forze nucleari anche in risposta a un’aggressione sostenuta da alleati nucleari occidentali, come nel contesto del conflitto in Ucraina.
Le implicazioni della deterrenza nucleare russa
La Russia sembra voler mantenere una posizione intermedia tra un livello di efficienza nucleare adeguato e la volontà di evitare una corsa agli armamenti con le altre potenze mondiali. Putin ha sottolineato che Mosca intende potenziare le proprie forze di deterrenza senza compromettere la stabilità internazionale. Sono stati già stanziati fondi per assicurare un continuo ammodernamento di tali sistemi, che verranno aggiornati in modo da superare i moderni sistemi di difesa antimissilistica.
Con queste mosse, Putin ha rimarcato l’importanza delle armi nucleari come stabilizzatore degli equilibri internazionali. La Federazione Russa, secondo il presidente, si trova di fronte alla necessità di mantenere la propria potenza difensiva aggiornata per garantire la sicurezza nazionale e, allo stesso tempo, proteggere il ruolo di equilibrio strategico che queste armi forniscono nel contesto di una multipolarità sempre più complessa.
Uno scenario internazionale complesso
Mentre Mosca investe nell’ammodernamento delle proprie capacità nucleari, il resto del mondo guarda con attenzione ai segnali che emergono dal Cremlino. Le implicazioni di una modifica nella dottrina nucleare russa portano inevitabilmente alla riflessione su una possibile escalation in Ucraina e su come la NATO e le potenze occidentali possano rispondere a una minaccia nucleare che non è più solo ipotetica.