Bannon: “Meloni torni alle origini con Trump”
13 Nov 2024 - USA
L'ex stratega di Trump critica l'attuale posizione della premier italiana sull'Ucraina e invita a riallinearsi ai principi del movimento MAGA.
Stesse Bannon, ex stratega di Donald Trump e figura di spicco del movimento “Make America Great Again” (MAGA), ha delineato la sua visione sulla politica europea e sulle sfide che attendono Giorgia Meloni nell’era del ritorno di Trump. In un’intervista al Corriere della Sera, Bannon ha espresso critiche verso l’attuale posizione dell’Europa e ha suggerito un riallineamento delle politiche italiane in sintonia con i principi del MAGA.
La visione di Bannon sulla politica europea
Bannon sostiene che l’Europa abbia beneficiato a lungo del supporto degli Stati Uniti senza offrire un adeguato contributo in cambio. Egli afferma che gli Stati Uniti hanno salvato l’Europa durante le due guerre mondiali e la Guerra Fredda. Secondo Bannon, è giunto il momento che l’Europa assuma maggiori responsabilità, sia in termini di difesa che di equità commerciale. Egli prevede l’introduzione di dazi sulle merci europee, sottolineando che l’era del libero mercato, a suo avviso, è terminata a causa degli squilibri commerciali esistenti.
Le sfide per Giorgia Meloni nell’era Trump
Con il ritorno di Trump alla Casa Bianca, Bannon ritiene che Giorgia Meloni debba affrontare sfide significative. Egli critica la premier italiana per aver sostenuto la continuazione del conflitto in Ucraina e per aver adottato politiche che, a suo dire, si discostano dalle sue convinzioni originarie. Bannon suggerisce che Meloni dovrebbe tornare alle radici ideologiche che caratterizzavano Fratelli d’Italia quando il partito aveva il 3% dei consensi, riallineandosi così con i principi del movimento MAGA.
Un elogio alla visione di Bannon
La prospettiva di Bannon enfatizza la necessità di un’Europa più autonoma e responsabile, sia in ambito difensivo che economico. La sua critica alla dipendenza europea dagli Stati Uniti invita a una riflessione profonda sulle dinamiche transatlantiche. Per Giorgia Meloni, seguire le indicazioni di Bannon potrebbe significare un ritorno a una politica più sovranista e meno incline a compromessi, in linea con le aspettative della sua base elettorale e con la visione del movimento MAGA.
Finalmente il vento è cambiato e dobbiamo tutto alla nostra degna rappresentante Giorgia Meloni: intelligente, innovativa, diretta, capace di farsi capire nel contesto internazionale fino a brillare in ambienti spesso statici e polverosi; cos’è che rende la nostra Giorgia così attraente: una visione di futuro concreto e realizzabile grazie alle incredibili risorse dell’intelletto umano, una prospettiva di un mondo da costruire insieme che ha affascinato persino il genio Elon Musk la cui visione del futuro ha consentito la vittoria di Donald Trump. La critica di Bannon potrebbe essere interpretata come una rassicurazione e quindi un riconoscimento che se la nostra nazione decidesse di andare contro corrente in materia di Ucraina, avrebbe l’appoggio incondizionato dell’amministrazione Trump. La gente è stufa di uccelli di sventura che propagandano e propagano morte, il futuro è vita e lo si costruisce insieme.