Scholz riapre il dialogo con Putin: primo contatto dopo due anni
Una telefonata di un'ora per discutere dell'Ucraina e tentare un'apertura diplomatica. Sullo sfondo, il clima di distensione globale favorito dall’elezione di Trump.
La telefonata tra Scholz e Putin: un primo dialogo dopo anni di silenzio
Il 15 novembre 2024, il Cancelliere tedesco Olaf Scholz ha avuto una conversazione telefonica con il Presidente russo Vladimir Putin, segnando il primo dialogo diretto tra i due leader dopo quasi due anni di silenzio. La telefonata, durata circa un’ora, si è concentrata sul conflitto in Ucraina e sulle possibilità di avviare un percorso diplomatico per porre fine alla guerra.
Le richieste di Scholz a Putin
Durante il colloquio, Scholz ha espresso una netta condanna dell’aggressione russa contro l’Ucraina, esortando Putin a ritirare le truppe e a ripristinare l’integrità territoriale ucraina. Il Cancelliere ha ribadito che la Germania continuerà a sostenere Kiev fino a quando non sarà raggiunta una soluzione pacifica e duratura, sottolineando che il conflitto non può avere una soluzione militare ma necessita di negoziati concreti.
Un contesto internazionale favorevole al dialogo?
Un elemento interessante è che questa iniziativa si inserisce in un contesto internazionale dove sembra affacciarsi un clima di relativa distensione, alimentato anche dall’elezione di Donald Trump negli Stati Uniti. La sua promessa di ridurre il coinvolgimento diretto americano nei conflitti esteri e di incentivare il dialogo potrebbe aver influenzato indirettamente la scelta di Scholz di aprire un canale di comunicazione con Mosca, cercando di sfruttare un momento potenzialmente più favorevole per la diplomazia.
Il ruolo del G20 e il rapporto con la Cina
Questa azione avviene in vista del prossimo vertice del G20, previsto in Brasile, dove sarà presente anche il Ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov. Scholz, pur confermando la sua partecipazione al vertice, ha escluso incontri bilaterali con Lavrov, ma ha dichiarato la sua intenzione di parlare con il Presidente cinese Xi Jinping, evidenziando il ruolo strategico della Cina nelle dinamiche globali e nella stabilizzazione delle tensioni internazionali.
Una finestra diplomatica incerta
La telefonata, definita “franca e diretta” dagli analisti, rappresenta un tentativo di mantenere aperto un canale di comunicazione con il Cremlino, nonostante le tensioni crescenti tra l’Occidente e la Russia. Tuttavia, la disponibilità di Putin ad accogliere le richieste occidentali resta incerta, considerando la ferma posizione russa sulle condizioni per il cessate il fuoco.
Questo raro contatto tra Berlino e Mosca pone interrogativi sulla possibilità di un rinnovato approccio diplomatico, ma testimonia anche la complessità di negoziare una soluzione in un contesto geopolitico caratterizzato da sfiducia e conflitti di interesse. Scholz, pur mantenendo una linea di fermezza nei confronti della Russia, sembra voler esplorare ogni possibile margine per ridurre le ostilità, riaffermando il ruolo della Germania come mediatore in uno scenario internazionale sempre più polarizzato. La possibilità di costruire un dialogo solido, tuttavia, dipenderà in larga misura dall’evoluzione del clima internazionale e dalla capacità dell’Europa di ritagliarsi un ruolo autonomo nelle grandi dinamiche globali.