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Emilia-Romagna e Umbria al voto: il centrodestra punta al difficile colpaccio

17 Nov 2024 - Italia

Oltre 4,6 milioni di cittadini chiamati alle urne. La sfida vede il centrodestra in corsa per conquistare l’Emilia-Romagna e confermarsi in Umbria.

Emilia-Romagna e Umbria al voto: il centrodestra punta al difficile colpaccio

Oggi e domani i cittadini dell’Emilia-Romagna e dell’Umbria sono chiamati alle urne per eleggere i nuovi presidenti di regione e rinnovare i consigli regionali. In totale, sono circa 4,6 milioni gli elettori coinvolti: 3,6 milioni in Emilia-Romagna e quasi un milione in Umbria. Si tratta di un appuntamento elettorale di grande rilievo, non solo per la portata locale ma anche per i riflessi che i risultati potranno avere sul panorama politico nazionale.

Emilia-Romagna: un test importante per il centrodestra

In Emilia-Romagna la competizione è particolarmente accesa. Questa regione, storicamente governata dal centrosinistra, vede quattro candidati in corsa per la presidenza. Michele de Pascale, attuale sindaco di Ravenna, è sostenuto da una coalizione che unisce Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e forze civiche. Elena Ugolini, candidata civica appoggiata dal centrodestra unito, si propone come un’alternativa concreta e competente, forte della sua esperienza come dirigente scolastica e sottosegretaria all’Istruzione. Gli altri due candidati sono Luca Teodori, rappresentante della lista “Lealtà, Coerenza e Verità”, nota per le sue posizioni critiche sulle politiche vaccinali, e Federico Serra, espressione della sinistra radicale con il sostegno di Potere al Popolo, Rifondazione Comunista e Partito Comunista. Ugolini seguirà lo spoglio a Bologna, presso Palazzo Isolani, mentre De Pascale sarà a CostArena, sempre nel capoluogo emiliano.

Umbria: Donatella Tesei punta alla riconferma

Anche in Umbria l’appuntamento elettorale si preannuncia interessante, con la presidente uscente Donatella Tesei, sostenuta dal centrodestra unito, che punta alla riconferma. Tesei ha guidato la regione negli ultimi cinque anni, portando avanti politiche focalizzate sul rilancio economico e sulla sicurezza. La sua principale sfidante è Stefania Proietti, sindaca di Assisi, candidata di una coalizione di centrosinistra che include il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle. La corsa vede anche una serie di candidati provenienti da realtà politiche minori, tra cui Martina Leonardi per “Insieme per l’Umbria resistente”, Marco Rizzo per “Democrazia Sovrana Popolare”, e Moreno Pasquinelli del “Fronte del Dissenso”. Completano la lista Fabrizio Pignalberi, Elia Francesco Fiorini, Giuseppe Paolone e Giuseppe Tritto, espressione di movimenti più piccoli che cercano spazio nel dibattito regionale.

Affluenza e aspettative

Un elemento chiave di queste elezioni sarà l’affluenza alle urne. In Emilia-Romagna, nelle regionali del 2020, aveva raggiunto il 67,67%, mentre nel 2014 si era fermata a un modesto 37,71%. Anche in Umbria i dati del 2019 avevano mostrato una partecipazione importante, pari al 64,69%. Sarà interessante vedere se il trend si confermerà, soprattutto in un periodo in cui la fiducia nella politica attraversa momenti di crisi.

I seggi resteranno aperti oggi fino alle 23 e domani dalle 7 alle 15. Lo spoglio inizierà immediatamente dopo la chiusura delle urne e i risultati forniranno un’importante indicazione sull’umore dell’elettorato, rappresentando un banco di prova cruciale per il centrodestra, che punta a consolidare la sua presenza nelle amministrazioni regionali e a confermare il proprio ruolo guida nel Paese.

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