Trump nomina il generale Kellogg inviato per Ucraina e Russia
28 Nov 2024 - USA
Il presidente eletto affida al suo ex consigliere per la sicurezza la missione di porre fine all'invasione russa con una strategia basata su aiuti militari e negoziati.
Il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, ha recentemente nominato il generale in pensione Keith Kellogg come assistente del Presidente e inviato speciale per l’Ucraina e la Russia, con l’obiettivo di porre fine al conflitto in corso tra i due Paesi. Trump ha elogiato Kellogg per la sua “illustre carriera militare e imprenditoriale” e per aver ricoperto “ruoli altamente sensibili per la sicurezza nazionale” durante la sua prima amministrazione.
Il profilo del generale Keith Kellogg
Keith Kellogg, 80 anni, ha servito come capo di stato maggiore del Consiglio di Sicurezza Nazionale durante il primo mandato di Trump e successivamente come consigliere per la sicurezza nazionale del vicepresidente Mike Pence. La sua carriera militare è stata contraddistinta da incarichi di rilievo, tra cui il comando della 82ª Divisione Aviotrasportata e del Comando Operazioni Speciali in Europa. Dopo il pensionamento, Kellogg ha mantenuto una presenza costante nei media, partecipando a programmi di notizie via cavo e contribuendo a discussioni su temi di sicurezza nazionale.
La strategia proposta per l’Ucraina
All’inizio dell’anno, Kellogg ha co-autore di un documento per l’America First Policy Institute, un think tank affiliato a Trump, in cui proponeva di utilizzare gli aiuti militari all’Ucraina come leva per promuovere negoziati di pace con la Russia. Il documento suggerisce che gli Stati Uniti dovrebbero continuare a fornire armi all’Ucraina per rafforzare le sue difese e prevenire ulteriori aggressioni russe. Tuttavia, futuri aiuti militari sarebbero subordinati alla partecipazione dell’Ucraina a colloqui di pace con la Russia.
In un’intervista rilasciata a giugno, Kellogg ha sottolineato l’importanza di portare rapidamente Russia e Ucraina al tavolo dei negoziati, proponendo che gli Stati Uniti condizionino l’assistenza militare all’Ucraina alla sua disponibilità a negoziare. Ha inoltre suggerito che Washington dovrebbe avvertire Mosca che un rifiuto di negoziare comporterebbe un aumento del sostegno americano all’Ucraina.
Le implicazioni della nomina
La nomina di Kellogg come inviato speciale per l’Ucraina e la Russia indica un possibile cambiamento nella politica estera degli Stati Uniti riguardo al conflitto ucraino. La strategia proposta da Kellogg potrebbe portare a una riduzione degli aiuti militari all’Ucraina se Kiev non parteciperà ai negoziati di pace, mentre un rifiuto da parte della Russia potrebbe comportare un aumento del sostegno militare americano all’Ucraina. Questa posizione riflette l’approccio di Trump di utilizzare la leva degli aiuti come strumento di pressione diplomatica.
In sintesi, la nomina del generale Kellogg come inviato speciale per l’Ucraina e la Russia rappresenta un passo significativo nella definizione della politica dell’amministrazione Trump verso il conflitto in corso, suggerendo un approccio che combina pressione diplomatica e condizionalità degli aiuti militari per promuovere una risoluzione negoziata.