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Siria, offensiva jihadista: milizie governative curde sotto assedio

2 Dic 2024 - Medio Oriente

Ribelli filo-turchi avanzano nel nord, mentre l'esercito siriano tenta di resistere. Danni gravi ad Aleppo, curdi assediati, e il collegio francescano nel mirino.

Siria, offensiva jihadista: milizie governative curde sotto assedio

Continua l’offensiva dei ribelli filo-turchi nel nord della Siria

Dopo aver conquistato Aleppo e le sue infrastrutture strategiche, tra cui l’aeroporto, e decine di centri abitati vicini, i combattenti jihadisti filo-turchi, guidati dal gruppo Hayat Tahrir al-Sham (HTS), sono avanzati verso la città di Hama. L’esercito regolare siriano ha rivendicato alcune vittorie, affermando di aver rafforzato le proprie difese e impedito ulteriori avanzate nemiche.

La caduta di Tal Rifaat e l’assedio dei curdi

Un altro fronte critico riguarda la città di Tal Rifaat, caduta sotto il controllo delle milizie filo-turche dopo un’offensiva che ha spodestato le forze curde. Circa 200.000 curdo-siriani si trovano ora sotto assedio, con le comunicazioni interrotte nelle zone a maggioranza curda, alimentando timori di violenze su larga scala. L’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani ha lanciato l’allarme per possibili massacri, evidenziando una situazione umanitaria sempre più critica.

L’intervento russo e i raid aerei

Il ruolo della Russia è tornato al centro della scena, con i caccia di Mosca impegnati a sostenere le forze governative siriane contro i ribelli nelle province di Idlib, Hama e Aleppo. I bombardamenti hanno colpito pesantemente anche obiettivi civili, tra cui l’ospedale universitario di Aleppo, causando almeno dodici vittime, e il collegio francescano Terra Sancta, seriamente danneggiato. Il vescovo latino di Aleppo, Hanna Jallouf, ha confermato i danni subiti dal collegio, sottolineando però che non ci sono state vittime tra i religiosi e gli abitanti.

La posizione italiana e le relazioni diplomatiche

L’Italia segue da vicino l’evoluzione della crisi. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha ribadito l’importanza di proteggere la popolazione civile e garantire assistenza agli italiani presenti in Siria. Dopo il bombardamento del collegio francescano, l’ambasciatrice italiana a Mosca, Cecilia Piccioni, incontrerà il ministero degli Esteri russo per chiedere il rafforzamento delle misure di sicurezza e per evitare ulteriori attacchi contro istituzioni civili e religiose.

Le implicazioni geopolitiche della crisi

Mentre Ankara consolida la propria presenza nel nord della Siria, il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, ha dichiarato al segretario di Stato USA, Antony Blinken, la volontà di ridurre le tensioni ma ha ribadito l’opposizione a ogni dinamica che aumenti l’instabilità regionale. Intanto, Israele osserva attentamente gli sviluppi, con il premier Benjamin Netanyahu che ha convocato riunioni di sicurezza per monitorare l’evoluzione della situazione siriana e del vicino Libano.

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