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Ucraina in stallo, Russia in vantaggio: Trump rilancia il piano Kellogg

3 Dic 2024 - Europa

Kiev ammette la difficoltà di riconquistare i territori occupati dalla Russia. Zelensky guarda a soluzioni diplomatiche, mentre Trump propone un piano di pace rapido per porre fine al conflitto.

Ucraina in stallo, Russia in vantaggio: Trump rilancia il piano Kellogg

La guerra in Ucraina, che ha raggiunto il millesimo giorno, sottolinea un evidente squilibrio tra le parti. Mentre Mosca mantiene una posizione di forza, Kiev appare sempre più dipendente dal sostegno di un Occidente guidato da un’amministrazione americana uscente, che con l’invio di armi sostiene il presidente Zelensky e prolunga il conflitto.

La solidità strategica di Mosca

La Russia ha consolidato il controllo su vaste aree dell’Ucraina, inclusa la Crimea, annessa nel 2014, e mantiene una salda presenza militare nonostante le sanzioni internazionali. Gli accordi stretti con Paesi come la Corea del Nord rafforzano ulteriormente Mosca. Secondo fonti ucraine, oltre 12.000 soldati nordcoreani sarebbero stati dispiegati nella regione russa di Kursk, al confine con l’Ucraina. Questi rinforzi rappresentano non solo un’arma tattica, ma anche un’opportunità per Pyongyang di addestrare le sue truppe in condizioni reali di guerra, acquisendo competenze avanzate nell’utilizzo di droni e tecnologie militari.

Le difficoltà ucraine e l’insistenza sulla via diplomatica

Volodymyr Zelensky ha recentemente ammesso che l’Ucraina non è attualmente in grado di riconquistare con la forza i territori occupati dalla Russia. In un’intervista all’agenzia giapponese Kyodo News, il presidente ha sottolineato la necessità di cercare soluzioni diplomatiche, riconoscendo che al momento l’esercito ucraino non dispone della forza necessaria per affrontare una controffensiva efficace.

Nonostante il supporto militare e finanziario da parte dell’Occidente, l’Ucraina fatica a mantenere la pressione sul campo. L’arrivo del cancelliere tedesco Olaf Scholz a Kiev con un pacchetto di aiuti militari da 650 milioni di euro testimonia l’impegno europeo, ma la Germania ha rifiutato di fornire missili a lungo raggio Taurus, limitando così le capacità offensive di Kiev.

La proposta di Trump e il piano Kellogg

In questo contesto, emerge con forza la posizione di Donald Trump, che ha ripetutamente dichiarato che, sotto la sua amministrazione, l’invasione russa non sarebbe mai avvenuta. Trump ha affermato di poter porre fine al conflitto in un solo giorno attraverso il cosiddetto Piano Kellogg, elaborato dal suo consigliere per la sicurezza nazionale, Keith Kellogg. Questo piano prevede negoziati diretti tra le parti per stabilire una tregua immediata, seguiti da un accordo che garantisca la neutralità dell’Ucraina e il riconoscimento di alcune delle richieste territoriali della Russia, in cambio di garanzie di sicurezza per Kiev.

Il piano include anche un maggiore coinvolgimento di potenze regionali come Cina e India per favorire un equilibrio geopolitico stabile. Trump ha sottolineato che, a differenza della strategia di Biden, il suo approccio sarebbe orientato a prevenire ulteriori perdite di vite umane e a ridurre i costi del conflitto per gli Stati Uniti.

La sfida per l’Ucraina

Zelensky, che spera in un dialogo con la prossima amministrazione americana, ha espresso l’intenzione di discutere il piano di vittoria ucraino, che si basa su negoziati condotti da una “posizione di forza”. Tuttavia, la realtà sul campo suggerisce che Kiev debba fare i conti con una situazione sempre più complessa e con il tempo che gioca a favore della Russia.

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