Fernando Villavicencio: Vittima di un Tragico Attentato in Ecuador
10 Ago 2023 - Mondo
Il candidato alle elezioni presidenziali in Ecuador, Fernando Villavicencio, è stato tragicamente ucciso con colpi di pistola subito dopo un discorso di campagna elettorale.
L’omicidio
Villavicencio, un giornalista e politico di 59 anni, stava emergendo come figura di spicco nella corsa presidenziale del Paese, rappresentando la maggioranza di governo e sostenuta dall’attuale presidente Guillermo Lasso. Egli è stato vittima di un attacco armato mentre stava lasciando una scuola a Quito, la capitale, dove si era tenuto un raduno politico.
La tragica notizia del suo decesso è stata confermata pochi minuti dopo l’attentato dalla Clinica de la Mujer, dove era stato portato in tutta fretta. Le elezioni presidenziali sono fissate per il 20 agosto e si svolgeranno in un contesto di grave crisi di sicurezza, dovuta principalmente alla crescente presenza di cartelli della droga nel Paese.
Villavicencio stesso aveva riferito giorni prima dell’attacco di aver ricevuto minacce concrete da parte di un noto leader del narcotraffico, José Adolfo Macías Villamar, noto come “Fito”. Nonostante gli sforzi del governo uscente di Guillermo Lasso, che ha impiegato un massiccio dispiegamento militare e misure straordinarie di sicurezza in alcune province, la situazione non ha mostrato miglioramenti significativi.
Dichiarato lo Stato d’Emergenza
In risposta all’assassinio di Villavicencio, il presidente uscente Guillermo Lasso ha dichiarato lo stato di emergenza in tutto il Paese. Ha espresso profonda indignazione per l’atto criminoso e ha promesso che non ci sarà impunità per i responsabili. Lasso ha convocato il Gabinetto di sicurezza in via urgente per affrontare la situazione.
La notizia dell’omicidio di Fernando Villavicencio ha scosso l’intero panorama politico dell’Ecuador, ricevendo condanne unanime sia dai suoi rivali politici nella corsa presidenziale che dalla comunità internazionale. Anche i principali avversari di Villavicencio, come Luisa Gonzalez del partito dell’ex presidente Rafael Correa e Yaku Peréz del movimento indigenista Pachakutik, hanno espresso indignazione per la sua morte e sottolineato l’importanza dell’unità nazionale per ripristinare la pace.
Le reazioni internazionali
Gli Stati Uniti, l’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) e l’Organizzazione degli Stati Americani (Osa) hanno offerto assistenza all’Ecuador in seguito all’assassinio di Villavicencio. L’ambasciatore statunitense in Ecuador, Michael J. Fitzpatrick, ha elogiato il ruolo di Villavicencio come difensore contro la criminalità e la corruzione, condannando fermamente l’attacco e offrendo sostegno nelle indagini.
L’ONU ha sottolineato che l’evento rappresenta un attacco al sistema democratico dell’Ecuador, mentre l’Osa, attraverso la sua missione di osservazione elettorale, ha evidenziato come l’atto di violenza minacci non solo le persone, ma anche le istituzioni e il processo democratico del Paese.