Trump avverte la NATO: “Pagate o gli USA se ne vanno”
9 Dic 2024 - USA
l presidente eletto minaccia l’uscita degli Stati Uniti dall’Alleanza Atlantica se gli alleati non rispettano gli impegni di spesa per la difesa. Intanto, Zelensky incontra Trump, ma gli aiuti a Kiev potrebbero ridursi.
Trump avverte la NATO: gli Stati Uniti potrebbero lasciare l’Alleanza
Il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, ha lanciato un messaggio chiaro e diretto agli alleati della NATO: se non aumentano il loro contributo alle spese per la difesa, Washington potrebbe considerare seriamente di uscire dall’Alleanza Atlantica. In un’intervista a Kristen Welker, conduttrice del programma “Meet the Press” di NBC, Trump ha sottolineato che “devono pagare i loro conti” e ha ribadito che non esiterà a valutare questa opzione se gli Stati Uniti continueranno a essere trattati in modo “non equo”.
L’approccio deciso di Trump riflette una visione strategica mirata a riequilibrare il peso economico della NATO, dove gli Stati Uniti sostengono una parte sproporzionata delle spese militari rispetto agli altri membri. Questo tema, già centrale durante il suo primo mandato, viene ora rilanciato con ancora maggiore forza.
La questione del 2%: un impegno non rispettato
La richiesta di Trump non è nuova, ma evidenzia una criticità che da anni affligge l’Alleanza: molti stati membri non raggiungono l’obiettivo di destinare almeno il 2% del PIL alla difesa, un impegno preso formalmente dai Paesi NATO. Trump ha più volte definito questa situazione inaccettabile, considerando che gli Stati Uniti continuano a garantire la sicurezza europea a fronte di contributi insufficienti da parte di molti alleati, soprattutto in Europa occidentale.
Implicazioni per il conflitto ucraino
La posizione di Trump sulla NATO si intreccia inevitabilmente con il conflitto tra Ucraina e Russia. Durante un incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Parigi, Trump ha mostrato apertura al dialogo, ma non ha escluso una riduzione degli aiuti militari a Kiev. “È possibile. Sì, probabilmente, certo”, ha affermato durante l’intervista.
Questa dichiarazione rappresenta un cambio di paradigma rispetto alla linea tradizionale degli Stati Uniti, suggerendo che la nuova amministrazione potrebbe concentrare le risorse su interessi strategici più diretti, riducendo il coinvolgimento in conflitti periferici.
Il programma interno: immigrazione e sicurezza nazionale
Oltre alla politica estera, Trump ha ribadito che il contrasto all’immigrazione illegale sarà una delle priorità assolute del suo mandato. Tra le misure annunciate, la deportazione di milioni di immigrati irregolari e l’abolizione dello ‘Ius soli’, definito “ridicolo” nonostante sia sancito dalla Costituzione degli Stati Uniti.
“L’espulsione è inevitabile”, ha affermato, spiegando che verranno deportati prima i criminali e successivamente tutti coloro che si trovano illegalmente sul suolo americano. Trump ha anche chiarito che queste operazioni saranno condotte “con estrema umanità”, evitando la separazione delle famiglie e offrendo loro l’opzione di rimanere unite nei Paesi d’origine.
Reazioni internazionali e prospettive future
Le dichiarazioni di Trump hanno già suscitato reazioni tra gli alleati. Il Segretario Generale della NATO ha invitato i membri a rispettare i loro impegni, mentre alcuni Paesi, come il Regno Unito, hanno annunciato piani per aumentare le spese militari oltre il 2%. Tuttavia, resta da vedere se l’approccio di Trump, basato su una richiesta di maggiore equità, riuscirà a ottenere risultati concreti o se porterà a un ripensamento complessivo dell’Alleanza.
L’impatto della nuova amministrazione americana potrebbe essere profondo, sia per la NATO sia per il conflitto in Ucraina, delineando un’era di maggiore pragmatismo e difesa degli interessi nazionali. Per molti osservatori, Trump si prepara a ridisegnare non solo il ruolo degli Stati Uniti nel mondo, ma anche gli equilibri geopolitici globali.