Trump: “Cessate il fuoco subito tra Kiev e Mosca”
9 Dic 2024 - USA
Il presidente americano propone una soluzione diplomatica immediata e avverte la NATO: più contributi o ripensiamo il Patto Atlantico.
Trump punta alla pace: messaggio forte all’Ucraina e alla Russia per porre fine al conflitto
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, si erge a protagonista della scena geopolitica internazionale, rilanciando un messaggio di pace che scuote le diplomazie globali. Reduce da una visita a Parigi per la cerimonia di riapertura di Notre-Dame, Trump ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Un colloquio definito “produttivo” dal leader di Kiev, ma che ha messo in luce l’approccio deciso del nuovo inquilino della Casa Bianca.
Il messaggio di Trump: “Troppe vite sprecate, è ora di negoziare”
Trump, in un’intervista a NBC News, ha parlato con chiarezza: “In Ucraina dovrebbe esserci un cessate il fuoco immediato e dovrebbero iniziare i negoziati. Troppe vite sono state sprecate inutilmente, troppe famiglie distrutte. Se continua così, può diventare qualcosa di molto più grande e peggiore”.
Un richiamo diretto al presidente russo Vladimir Putin, di cui Trump ha detto: “Conosco bene Vladimir. È il momento di agire. La Cina può aiutare. Il mondo sta aspettando”. L’ex presidente, sempre abile nel sottolineare i numeri, ha parlato di oltre 600.000 soldati russi morti o feriti e di 400.000 perdite ucraine, invitando entrambe le parti a fermare “questa follia”.
Trump ha poi mandato un messaggio forte agli alleati NATO: “Ogni nazione deve contribuire con almeno il 2% del PIL alla difesa comune. Se non lo fanno, potremmo dover riconsiderare la nostra posizione nel Patto Atlantico”. Una linea di fermezza che riafferma il ruolo centrale degli Stati Uniti nella geopolitica mondiale, ma con un’attenzione al proprio interesse nazionale.
Zelensky e la posizione ucraina
L’incontro con Trump ha spinto Zelensky a riflettere sulle prospettive di pace. Dopo la riunione parigina, il presidente ucraino ha affermato che Kiev sta cercando una soluzione diplomatica che sia “giusta e duratura”. “La guerra non può essere infinita: solo la pace deve essere permanente e affidabile”, ha dichiarato. Tuttavia, Zelensky ha sottolineato come Mosca stia ostacolando ogni possibilità di dialogo, ribadendo la necessità di garanzie di sicurezza per il futuro dell’Ucraina.
Le parole di Zelensky segnano un cambiamento di tono rispetto ai mesi precedenti, quando l’idea di riconquistare i territori occupati con le armi era al centro delle strategie ucraine. Ora la diplomazia sembra essere il “piano A”, ma le sfide rimangono enormi, considerando le condizioni imposte dal Cremlino.
La risposta di Mosca: negoziati sì, ma alle nostre condizioni
Dal Cremlino, il portavoce Dmitry Peskov ha risposto a Trump, negando le cifre fornite sulle perdite russe e ribadendo che la Russia è pronta al cessate il fuoco solo se l’Ucraina rinuncerà a rivendicare le regioni annesse—Donetsk, Luhansk, Zaporizhia, Kherson—e la Crimea, oltre all’ingresso nella NATO. “La parte ucraina ha rifiutato e continua a rifiutare il negoziato”, ha affermato Peskov.
Putin, attraverso i suoi emissari, continua a proporre una narrazione che dipinge Mosca come parte lesa, nonostante le evidenze contrarie. La strategia russa punta a logorare le forze ucraine e abbassare l’età di leva, segnale di una guerra che pesa anche sul fronte interno.
Una visione forte e chiara
Trump, nel suo approccio pragmatico, si sta rivelando un leader che pone al centro il dialogo, ma senza cedere al compromesso sulla sicurezza americana e occidentale. La sua politica punta a una pace che non sia solo di facciata, ma che metta fine a una guerra devastante che ha già provocato migliaia di vittime e destabilizzato l’intera Europa orientale.
La comunità internazionale è ora chiamata a rispondere: seguirà l’approccio diretto e risoluto di Trump o continuerà a lasciar trascinare un conflitto che appare sempre più insostenibile? La risposta potrebbe definire gli equilibri geopolitici dei prossimi anni.