Siria post-Assad: Mohammed al-Bashir guida la transizione
10 Dic 2024 - Medio Oriente
Dopo la caduta del regime, al-Bashir assume la guida del governo ad interim con l'obiettivo di stabilizzare il paese e traghettarlo verso le elezioni
Mohammed al-Bashir: il premier ad interim che guida la Siria post-Assad
La Siria, dopo anni di guerra civile e lacerazioni interne, si trova oggi a vivere una fase storica cruciale con la caduta del regime di Bashar al-Assad. In questo contesto, Mohammed al-Bashir è emerso come il leader designato per guidare il paese attraverso una difficile transizione. La sua nomina a primo ministro ad interim, avvenuta il 10 dicembre 2024, segna un tentativo di portare ordine e stabilità in una nazione martoriata da conflitti e divisioni.
Una carriera costruita tra le rovine della guerra
Al-Bashir, ingegnere elettronico di formazione, ha costruito la sua carriera politica nelle regioni sotto il controllo dei ribelli, in particolare nella provincia di Idlib. Qui, ha giocato un ruolo chiave all’interno del governo di salvezza nazionale, un’amministrazione locale creata per gestire i territori sfuggiti al controllo del regime centrale. Questa esperienza sul campo gli ha conferito una profonda conoscenza delle dinamiche interne della Siria e una certa autorevolezza tra le forze di opposizione.
Una transizione politica tra speranze e timori
La sua nomina, sostenuta da gruppi ribelli come Hayat Tahrir al-Sham (HTS), è stata accolta con sentimenti contrastanti sia a livello interno che internazionale. Da un lato, Al-Bashir rappresenta per molti siriani una figura pragmatica, capace di traghettare il paese verso un nuovo assetto politico. Dall’altro, il suo legame con HTS solleva dubbi e preoccupazioni, soprattutto tra le potenze occidentali, che temono un’ulteriore frammentazione del paese o l’affermazione di un governo influenzato da gruppi estremisti.
Le sfide del governo ad interim
Il governo ad interim guidato da al-Bashir si è posto obiettivi ambiziosi. Tra questi, spicca la necessità di ristrutturare le forze armate siriane, compromesse da anni di guerra e divisioni settarie, e di revocare le leggi oppressive introdotte dal regime di Assad in nome della lotta al terrorismo. Inoltre, al-Bashir si è impegnato a garantire una transizione politica pacifica che permetta, nei prossimi mesi, di organizzare elezioni inclusive e trasparenti. Tuttavia, il percorso si preannuncia irto di ostacoli, con rivalità interne e pressioni esterne che potrebbero complicare il processo.
Lo sguardo della comunità internazionale
A livello internazionale, la figura di al-Bashir viene osservata con attenzione. Mentre alcuni governi, soprattutto quelli regionali, vedono nella sua leadership un’opportunità per riportare stabilità in Medio Oriente, altri, come gli Stati Uniti e i paesi dell’Unione Europea, restano diffidenti, temendo che il governo di transizione possa cadere sotto l’influenza di gruppi radicali.
Un futuro incerto ma decisivo
La Siria di oggi si trova a un bivio storico. La leadership di Mohammed al-Bashir potrebbe rappresentare una svolta decisiva o l’inizio di una nuova fase di incertezze. La capacità di bilanciare le esigenze interne con le pressioni esterne sarà determinante per il futuro del paese. Il mondo osserva, consapevole che il destino della Siria avrà ripercussioni ben oltre i suoi confini.