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Trump cambia le carte in tavola: l’Europa prepara la pace in Ucraina

15 Dic 2024 - Europa

Il prossimo presidente USA frena il sostegno militare a Kiev: i leader europei discutono un piano di peacekeeping e nuovi equilibri geopolitici.

Trump cambia le carte in tavola: l’Europa prepara la pace in Ucraina

Con l’imminente insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, previsto per gennaio 2025, il conflitto in Ucraina potrebbe imboccare una strada diversa. Dopo oltre 1.000 giorni di guerra, il nuovo presidente degli Stati Uniti ha chiarito che la priorità non sarà il sostegno incondizionato a Kiev, ma la ricerca di un accordo negoziale che coinvolga anche Mosca. Trump ha lasciato intendere che gli Stati Uniti ridurranno il loro impegno militare in Ucraina, aprendo la strada a un maggiore protagonismo europeo e a nuove prospettive di pace.

L’Europa verso un ruolo centrale

In questo scenario, i leader europei si preparano a discutere di una possibile soluzione negoziale. Un incontro cruciale è previsto a Bruxelles, mercoledì sera, con la partecipazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, del segretario generale della NATO Mark Rutte e dei leader di Germania, Francia, Polonia e Unione Europea. Tuttavia, secondo le indiscrezioni riportate da Politico, la presenza della premier italiana Giorgia Meloni e del primo ministro britannico Keir Starmer è ancora in dubbio.

Al centro della discussione ci sarà il possibile invio di forze di peacekeeping europee in Ucraina, una proposta che potrebbe segnare un cambio di paradigma rispetto alla militarizzazione crescente del conflitto. È chiaro che Trump, pur sostenendo il dialogo, ha posto una condizione fondamentale: nessun soldato americano sarà coinvolto direttamente sul territorio ucraino.

Un’Europa divisa e la necessità di una visione strategica

Mentre alcuni leader europei sembrano pronti a seguire la linea americana di de-escalation, altri, come il presidente polacco Andrzej Duda, continuano a insistere su una linea più dura contro Mosca. Questa divisione rischia di indebolire la coesione europea, proprio mentre si avvicina un momento cruciale per ridefinire gli equilibri globali.

La situazione sul campo: ombre per Kiev

Sul fronte bellico, la situazione per l’Ucraina appare sempre più difficile. Nella regione di Donetsk, le truppe ucraine stanno subendo pesanti sconfitte. A Kurakhove, le forze russe hanno ottenuto successi significativi, mettendo a rischio il controllo ucraino della città. Nel frattempo, il presidente Zelensky ha sostituito il comandante delle operazioni nell’area, Oleksander Lutsenko, dopo che la leadership militare è stata criticata per non essere riuscita a contenere l’avanzata russa. Al suo posto subentrerà Oleksander Tarnavski, ma la situazione sul campo resta critica.

Prospettive di pace: il peso della diplomazia

In vista dell’arrivo di Trump alla Casa Bianca, l’Europa dovrà dimostrare di saper agire in modo autonomo, bilanciando le proprie politiche tra il sostegno a Kiev e la necessità di riprendere un dialogo con Mosca. Un accordo di pace, sostenuto da forze europee di interposizione, potrebbe rappresentare l’unica soluzione realistica per evitare un’escalation ulteriore e riportare stabilità alla regione.

Per l’Europa e l’Ucraina, il 2025 potrebbe segnare un momento di svolta: meno militarismo, più diplomazia. Ma tutto dipenderà dalla capacità dei leader occidentali di abbandonare le posizioni ideologiche per abbracciare un approccio pragmatico, che tenga conto anche degli interessi russi e delle preoccupazioni di sicurezza nella regione.

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