Trump colpevole nel caso Stormy Daniels, ma senza condanna
Il presidente eletto evita pene e sanzioni nel caso Stormy Daniels. Il giudice Merchan conferma il verdetto di colpevolezza, ma opta per il rilascio incondizionato.
Il verdetto del giudice Merchan
Il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, è stato riconosciuto colpevole nel processo legato ai pagamenti effettuati alla pornostar Stormy Daniels durante la campagna presidenziale del 2016. Tuttavia, il giudice Juan Merchan, pur confermando la colpevolezza di Trump in tutti i 34 capi d’accusa, ha emesso una sentenza di “rilascio incondizionato”. Questa formula non prevede pene detentive, multe né periodi di libertà vigilata, rendendo il caso un unicum nella giurisprudenza americana.
Un caso senza precedenti
Il caso ruota attorno a un pagamento di 130.000 dollari effettuato dall’allora avvocato personale di Trump, Michael Cohen, a Stormy Daniels. Questo versamento aveva l’obiettivo di evitare la divulgazione di una presunta relazione tra Trump e la pornostar. Successivamente, i rimborsi di questa somma sarebbero stati registrati in modo irregolare nei bilanci aziendali, portando alle accuse di frode.
Il giudice Merchan ha definito il caso “unico e straordinario” e ha sottolineato che la gravità del crimine non può essere giustificata dal ruolo ricoperto dall’imputato, pur riconoscendo le “straordinarie protezioni” che la carica presidenziale garantisce.
Le dichiarazioni di Trump
Intervenendo da remoto durante l’udienza, Trump ha definito il processo una “caccia alle streghe politica” orchestrata per danneggiare la sua reputazione. Ha inoltre ribadito la propria innocenza, affermando: “Non ho fatto nulla di sbagliato”. Secondo Trump, la sua netta vittoria alle elezioni di novembre sarebbe la dimostrazione del sostegno popolare nonostante quella che considera una persecuzione giudiziaria.
Le implicazioni per il futuro
Con questa sentenza, Trump potrà assumere la presidenza il prossimo 20 gennaio, diventando il primo presidente degli Stati Uniti a entrare in carica con una condanna penale. Il team legale di Trump ha già annunciato l’intenzione di ricorrere in appello contro il verdetto.
Questo caso rappresenta un ulteriore capitolo nel rapporto complesso tra politica e giustizia negli Stati Uniti, sollevando interrogativi sull’equilibrio tra il rispetto delle leggi e la tutela delle istituzioni democratiche.