Milano, inseguimento mortale: polemiche e pieno sostegno ai carabinieri
11 Gen 2025 - Italia
Forzano il posto di blocco e Ramy Elgaml muore durante la fuga. Milano in allarme tra criminalità e bande: le forze dell’ordine al centro del dibattito.
Milano sotto assedio: il coraggio delle forze dell’ordine contro il dilagare della criminalità
Milano sta vivendo un momento di forte crisi sul fronte della sicurezza pubblica. L’aumento di episodi di violenza e degrado, spesso legati a bande di immigrati nordafricani, sta trasformando la città in un luogo sempre più pericoloso per i cittadini. Un simbolo di questa situazione è rappresentato dall’inseguimento che ha coinvolto i carabinieri nella notte tra il 23 e il 24 novembre 2024, conclusosi tragicamente con la morte di Ramy Elgaml.
L’inseguimento e le responsabilità dei fuggitivi
Durante quella notte, i carabinieri hanno intercettato uno scooter T-Max con a bordo due giovani, che hanno deliberatamente ignorato l’alt imposto in zona Corso Como. Da quel momento è iniziato un inseguimento per le strade di Milano, in cui lo scooter ha attraversato semafori rossi, percorso strade contromano e messo in pericolo la vita di pedoni e automobilisti.
L’epilogo si è consumato all’incrocio tra via Ripamonti e via Quaranta, dove lo scooter è andato a schiantarsi contro un palo della segnaletica, causando la morte di uno dei due giovani. È importante ribadire che l’unica vera causa di questa tragedia è stata la scelta consapevole di forzare il posto di blocco e di mettere in atto una fuga sconsiderata. Ignorare l’alt delle forze dell’ordine è una violazione gravissima delle regole di convivenza civile, e chi lo fa si assume pienamente la responsabilità delle conseguenze.
Il ruolo delle forze dell’ordine sotto accusa
Un video diffuso in rete, registrato dalla dashcam di un’auto dei carabinieri, ha alimentato polemiche per alcuni commenti captati durante l’inseguimento. Tuttavia, si rischia di spostare l’attenzione dal vero problema: il comportamento criminale di chi ha deciso di infrangere la legge e mettere in pericolo la sicurezza di tutti. Le forze dell’ordine, operando in un contesto di crescente pericolosità, devono essere sostenute nel loro difficile lavoro, anziché essere bersaglio di critiche pretestuose.
Milano come Colonia: il Capodanno 2024/2025
Questo episodio si inserisce in un contesto più ampio di degrado sociale. Durante i festeggiamenti di Capodanno in Piazza Duomo, bande di nordafricani hanno aggredito sessualmente diverse giovani donne, ricreando un clima di terrore simile a quello vissuto a Colonia nel 2016. Denunce di aggressioni, molestie e violenze sono emerse nei giorni successivi, dimostrando come la situazione stia sfuggendo di mano in molte zone della città.
Sostenere chi difende la legalità
In un contesto in cui la criminalità si fa sempre più sfacciata e violenta, il ruolo delle forze dell’ordine è fondamentale per ripristinare l’ordine e la sicurezza. Chi decide di forzare un posto di blocco, fuggire per le strade della città e disprezzare le leggi è nel torto a prescindere, e le conseguenze di queste azioni non possono ricadere su chi tenta di garantire il rispetto della legalità.
L’Italia ha bisogno di rafforzare la fiducia nelle istituzioni e nel lavoro di chi rischia la propria vita per proteggere quella degli altri. Gli errori individuali non devono mai mettere in discussione il principio cardine secondo cui le forze dell’ordine operano per il bene della collettività. Solo uniti, come società, possiamo contrastare il degrado e restituire alle nostre città la sicurezza che meritano.
#Italia 🇮🇹 a #Milano immigrati si arrampicano sulla statua di Vittorio Emanuele II visibilmente alterati insultando l'Italia.
Milano sempre più fuori controllo?#Sala #1gennaio #NewYear2025 pic.twitter.com/irElsL4CRS
— Il Politico Web (@ilpolitico_web) January 2, 2025