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Germania: fake news e propaganda anti-AfD

13 Gen 2025 - Europa

La tragedia al mercatino di Natale diventa il pretesto per una campagna mediatica volta a delegittimare l'AfD, con accuse di disinformazione che richiamano il caso Romania.

Germania: fake news e propaganda anti-AfD

L’attacco al mercatino di Natale di Magdeburgo, che ha causato sei morti e oltre 200 feriti, è diventato rapidamente terreno fertile per disinformazione e strumentalizzazioni politiche. Tuttavia, a colpire non è solo la tragicità dell’evento, ma il modo in cui i media e alcuni settori politici sembrano utilizzare questa tragedia per avviare una campagna di delegittimazione contro l’AfD, il principale partito di opposizione alle élite progressiste in Germania.

Le accuse di fake news: un’arma politica

Dopo l’attacco, un video che mostrava arresti da parte della polizia è stato diffuso con la falsa affermazione che riguardasse estremisti musulmani collegati all’attentato. In realtà, il filmato documentava l’arresto di manifestanti pro-Palestina il giorno prima dell’attacco. Nonostante questa precisazione, il termine “fake news” è stato ripetuto ossessivamente dai media, trasformando l’episodio in un pretesto per attaccare l’AfD, accusato implicitamente di alimentare disinformazione e odio.

Questo schema richiama quanto avvenuto in altri contesti europei, dove le accuse di disinformazione sono state usate per minare la credibilità di forze politiche non allineate al sistema, preparando il terreno per contestare eventuali risultati elettorali sgraditi.

Alice Weidel e il tentativo di silenziare l’opposizione

Alice Weidel, co-presidente dell’AfD, ha denunciato l’attacco come un atto di odio contro i tedeschi e i cristiani, ribadendo l’urgenza di politiche di sicurezza più severe. Tuttavia, le autorità hanno successivamente dichiarato che l’attentatore, Taleb Al-Abdulmohsen, era un critico dell’Islam e un simpatizzante dell’AfD, invertendo la narrativa e tentando di collegare il partito all’estremismo.

Questa narrazione, amplificata dai media, sembra più una strategia politica che una reale ricerca della verità, mirata a screditare l’AfD e a rafforzare l’idea che le sue denunce siano parte di un complotto xenofobo e disinformativo.

Il precedente della Romania: un avvertimento per la Germania?

La tattica di denunciare “fake news” per delegittimare un’opposizione politica non è nuova. In Romania, la Corte Costituzionale ha recentemente annullato le elezioni presidenziali dopo la vittoria al primo turno del candidato di destra Calin Georgescu, sostenendo che presunte interferenze russe avessero influenzato il voto. Questo ha scatenato proteste di massa, con migliaia di cittadini che hanno accusato il governo di manipolare la democrazia.

Il parallelo con la situazione tedesca è evidente: i media iniziano a costruire una narrazione volta a minare la credibilità dell’AfD, preparando il terreno per contestare una sua eventuale vittoria elettorale. La strategia sembra essere quella di screditare in anticipo il consenso popolare del partito, proprio come avvenuto in Romania.

Una democrazia sotto attacco

La tragedia di Magdeburgo sta diventando il pretesto per avviare una campagna di propaganda anti-AfD, in vista delle prossime elezioni federali. Le accuse di fake news, che dovrebbero servire a smascherare la disinformazione, sembrano invece strumentalizzate per mettere in dubbio la legittimità di un’opposizione politica.

La Germania si trova di fronte a una sfida cruciale: difendere la democrazia non solo dagli attacchi esterni, ma anche da strategie interne che cercano di manipolare il dibattito pubblico e il processo elettorale. I cittadini meritano trasparenza e rispetto, non tattiche di delegittimazione che rischiano di minare la fiducia nel sistema democratico.

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