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Sudan: L’allarme Sahel e il rischio di destabilizzazione regionale

15 Ago 2023 - Geopolitica

Sudan: L’allarme Sahel e il rischio di destabilizzazione regionale

Il Sahel, regione arida e geopoliticamente delicata che attraversa il cuore dell’Africa, è da tempo sotto pressione. Ma mentre la comunità internazionale era abituata a guardare al Niger come fulcro delle tensioni, adesso un altro paese sta rapidamente emergendo come epicentro della crisi: il Sudan.

L’agenzia specialistica Fides ha suonato il campanello d’allarme, evidenziando che la guerra ha raggiunto il Sudan con un impatto devastante sulla stabilità della regione. Non si tratta di semplici scaramucce o scontri localizzati, ma di un conflitto che ha spinto oltre 3 milioni di persone alla fuga. Questi profughi, disperati e in cerca di sicurezza, si stanno riversando nei paesi vicini, con il Ciad, porta d’accesso al Sahel, che rischia di essere sommerso da questa ondata umanitaria.

Dal 15 Aprile 2023, il Sudan è stato teatro di feroci combattimenti tra fazioni rivali, guidate da generali in lotta per il potere. Questo ha determinato una fuga massiccia, con oltre 30.000 persone del Darfur sudanese che hanno cercato rifugio nelle regioni confinanti del Ciad, e le previsioni indicano che il flusso non si fermerà a breve.

Il Ciad, già gravato da profonde crisi umanitarie, si trova ora a fronteggiare un ulteriore onere. La popolazione di André, ad esempio, è più che raddoppiata in seguito agli arrivi massicci di profughi. E questa è solo una frazione delle centinaia di migliaia di sfollati che si riversano nel paese, come ha riferito Sabrina Atturo, cooperante della Fondazione MAGIS. Questa crisi non ha precedenti e sta mettendo a dura prova le risorse e la stabilità del Ciad e dei paesi limitrofi.

Tuttavia, la reazione della comunità internazionale è stata finora insoddisfacente. Nonostante gli sforzi da parte di paesi come gli USA e l’Arabia Saudita per mediare e cercare una soluzione, i tentativi si sono rivelati inutili. Un recente incontro ad Addis Abeba, sotto l’egida del Presidente del Kenya, William Ruto, ha tentato di coinvolgere la società civile e l’Igad, ma la strada verso una soluzione duratura appare ancora lunga.

In conclusione, la situazione nel Sahel si sta rapidamente deteriorando, con il Sudan al centro di una crisi che minaccia di destabilizzare l’intera regione. Il Ciad e altri paesi vicini sono al limite delle loro capacità, e la necessità di un intervento deciso e coordinato della comunità internazionale è ora più urgente che mai. Se non affrontata, questa crisi potrebbe avere ripercussioni drammatiche non solo per l’Africa, ma per l’intero mondo.

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