La Russia sposta le proprie armi tattiche nucleari in Bielorussia
23 Ago 2023 - Geopolitica
La tensione geopolitica in Europa è in aumento, in seguito alle affermazioni del presidente polacco Andrzej Duda, che indica la Russia come pronta a posizionare armi nucleari a corto raggio nella vicina Bielorussia. Un tale movimento, se confermato, rappresenterebbe una significativa ristrutturazione dell’architettura di sicurezza non solo della regione, ma dell’intera alleanza militare della NATO.
Il Guardian ha riportato le dichiarazioni di Duda che ha discusso l’argomento con il presidente portoghese Marcelo Rebelo de Sousa. “Le affermazioni di Vladimir Putin indicano che le armi nucleari tattiche della Russia saranno trasferite sul territorio bielorusso”, ha evidenziato Duda, sottolineando che ciò sta effettivamente avvenendo sotto i loro occhi.
Il contesto di questa mossa è stato messo in luce lo scorso mese quando Putin, insieme al suo omologo bielorusso, Alexander Lukashenko, ha annunciato che alcune armi nucleari tattiche russe erano già state trasferite in Bielorussia, seguendo un piano divulgato a marzo.
Le armi nucleari tattiche, progettate per essere utilizzate direttamente sul campo di battaglia, hanno un raggio d’azione limitato, ma la loro presenza può innescare considerevoli tensioni regionali. In particolare, la loro posizione in Bielorussia avvicinerebbe significativamente tali armi ai confini della NATO, portando a nuove sfide in termini di deterrenza e sicurezza.
Jens Stoltenberg, segretario generale della NATO, ha espresso preoccupazione per la retorica russa, definendola “pericolosa e sconsiderata”. Tuttavia, ha anche precisato che, fino a luglio, la NATO non aveva osservato alcun cambiamento significativo nella posizione nucleare della Russia.
Questo sviluppo potrebbe avere ripercussioni profonde sul panorama di sicurezza europeo, richiedendo una riconsiderazione delle strategie di difesa e una maggiore attenzione alla crescente tensione tra Russia e NATO.