In Francia prevale l’Assolutismo Laicista
28 Ago 2023 - Europa
La Francia, patria dei diritti dell’uomo e della libertà, sembra aver preso una direzione preoccupante in relazione alla libertà religiosa. Con l’approvazione di leggi che limitano l’uso di simboli e abiti religiosi nelle scuole e in altri luoghi pubblici, il Paese sembra aver dimenticato l’importanza della diversità e dell’inclusione.
La legge del 2004, che proibisce “segni o abbigliamenti attraverso i quali gli alunni manifestino palesemente un’appartenenza religiosa”, ha già suscitato molte polemiche. E ora, con l’aggiunta di ulteriori restrizioni sugli indumenti tradizionali islamici, la Francia sembra essere in rotta di collisione con una parte significativa della sua popolazione.
È innegabile che la laicità sia un principio fondamentale della Repubblica Francese. Tuttavia, la laicità non dovrebbe mai tradursi in una limitazione della libertà religiosa. La libertà di esprimere la propria fede attraverso l’abbigliamento è un diritto fondamentale che dovrebbe essere rispettato in una società democratica.
Le recenti decisioni del governo francese, come il divieto per le atlete islamiche di indossare l’hijab nelle competizioni atletiche, sembrano più un tentativo di assimilazione forzata che un rispetto genuino della laicità. Queste decisioni non solo limitano la libertà religiosa, ma rischiano anche di alienare una parte significativa della popolazione francese.
La Francia ha una delle comunità islamiche più numerose d’Europa, e queste decisioni potrebbero avere ripercussioni significative sulla coesione sociale. Invece di promuovere l’unità e l’inclusione, tali leggi rischiano di creare divisioni e tensioni.
Il commento del leader della sinistra francese, Jean-Luc Melenchon, su X (ex Twitter) sottolinea ulteriormente il pericolo di queste decisioni. Come ha giustamente osservato, queste leggi potrebbero “polarizzare ulteriormente lo scontro politico e dare il via a un’assurda guerra di religione”.