Landini propone un incontro con il Governo per discutere di lavoro
29 Ago 2023 - Italia
Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha inviato una lettera al premier, Giorgia Meloni, in cui propone “l’opportunità di convocare un incontro con le parti sociali che rivestono maggiore rappresentatività” e avviare “un dibattito negoziale” per discutere della” reale” tutela e crescita del potere d’acquisto dei salari e delle pensioni.
Nella sua lettera, Landini solleva questioni riguardanti il rinnovo dei contratti, anche alla luce delle risorse da destinare alla legge di Bilancio. Inoltre, viene espressa l’idea di formulare una legge sulla rappresentanza e un salario minimo, con l’intento di affrontare la problematica dei contratti “informali” e conferire maggiore autorità legale ai contratti collettivi nazionali di lavoro stipulati dalle organizzazioni più influenti.
Landini propone inoltre di stabilire un salario orario minimo valido per tutti i contratti nazionali, al fine di assicurare che nessun lavoratore venga remunerato con una paga inferiore.
Nella missiva indirizzata al presidente del Consiglio, Landini evidenzia l’importanza di convocare un incontro con le parti sociali più rappresentative che stipulano contratti nazionali e accordi interconfederali, allo scopo di valutare la fattibilità di un negoziato volto a garantire una vera protezione e crescita del potere di acquisto di stipendi e pensioni, nonché a trattare il rinnovo dei contratti collettivi nazionali, sia nel settore pubblico che privato.
È chiaro che Landini pone grande enfasi sulla necessità di affrontare le problematiche riguardanti i contratti di lavoro, la rappresentanza sindacale e la sicurezza occupazionale. Tuttavia queste sono tematiche che già andavano affrontate da tempo e con altri governi: l’iperattività della CGIL sembra quantomeno sospetta.