Colpo di Stato in Gabon: Militari Annunciano la Fine del Regime di Ali Bongo Ondimba
30 Ago 2023 - Geopolitica
Nelle prime ore di oggi, il Gabon è stato scosso da un annuncio che potrebbe cambiare il corso della sua storia politica. Una dozzina di soldati gabonesi, compresi membri della Guardia Repubblicana e dell’esercito regolare, hanno preso il controllo della televisione pubblica Gabon 24, annunciando la fine del regime in vigore e l’annullamento delle recenti elezioni presidenziali.
Ali Bongo Ondimba, che ha guidato il Gabon per quattordici anni, era stato appena rieletto con una schiacciante maggioranza del 64,27% alle elezioni di sabato. Tuttavia, la sua vittoria è stata ora messa in discussione da questo gruppo di militari, che hanno dichiarato lo scioglimento delle istituzioni della Repubblica e la chiusura delle frontiere nazionali.
Il messaggio dei militari è stato trasmesso non solo su Gabon 24, ma anche sulla televisione pubblica Gabon Première, amplificando ulteriormente la portata del loro annuncio e assicurando che raggiungesse l’intera nazione.
Le ragioni dietro questo colpo di stato non sono ancora del tutto chiare, ma è evidente che c’è un profondo malcontento all’interno delle forze armate e tra una parte della popolazione riguardo alla leadership di Ali Bongo Ondimba. La sua recente rielezione potrebbe aver agito come catalizzatore per questo gruppo di militari, che ora cercano di rovesciare il suo governo.
La comunità internazionale sta osservando con crescente preoccupazione gli sviluppi in Gabon. Molti paesi e organizzazioni internazionali hanno fatto appello alla calma e alla moderazione, sottolineando l’importanza del rispetto dello stato di diritto e delle istituzioni democratiche.
Mentre la situazione rimane fluida, il futuro del Gabon è ora incerto. Con le frontiere chiuse e i militari che controllano i principali mezzi di comunicazione, il Paese potrebbe essere sull’orlo di una profonda crisi politica. La domanda che tutti si pongono ora è: quale sarà la risposta del popolo gabonese e come reagirà la comunità internazionale a questo drammatico colpo di scena?