Nuove Elezioni Amministrative nel Nord del Kosovo in autunno: Tensioni e Accuse tra Pristina e Belgrado
30 Ago 2023 - Europa
Le tensioni nel nord del Kosovo, regione a maggioranza serba, sono destinate a crescere in vista delle nuove elezioni amministrative previste per l’autunno. Questa decisione arriva dopo mesi di proteste e disordini che hanno visto la popolazione serba del nord opporsi alle politiche del governo di Pristina.
Il premier kosovaro, Albin Kurti, ha accusato apertamente la dirigenza di Belgrado di interferire nelle dinamiche di integrazione della popolazione serba in Kosovo. Durante un’intervista alla televisione pubblica slovena, Kurti ha sottolineato come Belgrado stia ostacolando l’integrazione dei serbi nel Kosovo e ha chiesto il sostegno della comunità internazionale, in particolare dell’Unione europea, per affrontare la situazione.
Le elezioni locali del 23 aprile nei quattro principali comuni del nord erano state caratterizzate da un massiccio boicottaggio da parte della popolazione serba. Questo boicottaggio aveva portato all’elezione di sindaci di etnia albanese, scatenando proteste e scontri tra i serbi locali, la polizia kosovara e le truppe della Forza Nato (Kfor). Pristina sostiene che Belgrado sia dietro a queste manifestazioni e alle violenze che ne sono seguite.
Il governo kosovaro ora chiede garanzie sulla partecipazione della popolazione serba alle prossime elezioni, al fine di garantire la loro legittimità. Nel frattempo, Kurti ha denunciato le sanzioni imposte dalla UE al Kosovo, sostenendo che queste penalizzino ingiustamente il popolo kosovaro per una situazione di cui non è responsabile.
Kurti ha inoltre sottolineato l’importanza di revocare tali sanzioni, poiché stanno danneggiando cittadini, imprese e istituzioni, bloccando l’accordo di stabilizzazione e associazione con la UE.
La situazione nel nord del Kosovo rimane tesa e complessa. L’intervento di Kurti al Forum strategico di Bled, dove ha avuto un acceso confronto con la premier serba Ana Brnabic, dimostra quanto sia delicato l’equilibrio tra Pristina e Belgrado e quanto sia cruciale trovare una soluzione pacifica e costruttiva per la regione.