Bassetti e l’Uso Politico del Covid-19: “Allarmismo Ad Arte Nei Giorni Precedenti al Rientro delle Scuole”
10 Set 2023 - Italia
Il COVID-19 non è solo una questione di salute pubblica, ma è diventato un potente strumento di lotta politica. È questo il pensiero di Matteo Bassetti, infettivologo di fama e direttore della clinica malattie infettive dell’Ospedale San Martino di Genova. In un’intervista rilasciata all’AGI, Bassetti ha espresso forte critica verso l’attuale clima di allarmismo che si è scatenato proprio in concomitanza con l’inizio delle scuole e il rientro al lavoro di molti italiani.
“Sono attacchi premeditati,” dice l’esperto, “è evidente osservando da quale fronte provengano.” In particolare, Bassetti ha indicato Walter Ricciardi, noto consigliere dell’ex ministro della Salute Roberto Speranza e ora affiliato al partito ‘Azione’ di Carlo Calenda, come uno dei principali responsabili di questa ondata di allarmismo. Ricciardi, secondo Bassetti, rappresenta l’opposizione al Governo attuale, un Governo che vede alla sua guida la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, affiancata da figure come il Ministro della Salute Orazio Schillaci e Francesco Vaia, Direttore della Prevenzione del Ministero della Salute. Tutte persone che, secondo Bassetti, “stanno svolgendo un ottimo lavoro.”
L’infettivologo ha elogiato la recente decisione di effettuare tamponi solo sui sintomatici, una strategia che lui stesso aveva proposto in precedenza in Liguria. “Nel 2023 il Covid è diventato uno strumento di lotta politica e non ci vuole un genio per notarlo”, afferma Bassetti.
L’attuale ondata di contagi, secondo l’infettivologo, non dovrebbe destare particolari preoccupazioni. “È una dinamica già osservata negli Stati Uniti circa tre mesi fa, dove l’aumento dei casi era dovuto principalmente all’aumento del turismo. Troviamo più virus perché lo cerchiamo,” afferma Bassetti, riferendosi alla crescita del numero di tamponi effettuati.
Tuttavia, l’aumento dei casi non ha portato a un corrispondente sovraccarico degli ospedali. “Al Pronto Soccorso, vediamo soprattutto persone anziane spaventate da ciò che leggono,” dice Bassetti. La soluzione? Bassetti suggerisce che ci si concentri sulla vaccinazione degli over 80 e dei soggetti fragili. “Nel 2022, l’Italia ha avuto uno dei tassi più bassi di richiami vaccinali. Questo perché abbiamo esteso la vaccinazione a quasi tutta la popolazione, da 5 a 100 anni. Oggi, questa strategia non ha più senso. Non dovremmo obbligare nessuno alla vaccinazione, nemmeno i medici. Dovremmo concentrarci sulle raccomandazioni,” conclude l’infettivologo.