La Francia Volta le Spalle a Lampedusa: l’Egoismo Gallico Eclissa la Solidarietà Europea
18 Set 2023 - Europa
Il recente annuncio della Francia, che ha reso chiara la sua intenzione di non accogliere i migranti arrivati a Lampedusa, è l’ultima dimostrazione di una tendenza preoccupante e anti italiana del governo francese.
Questo nonostante il richiamo della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, alla solidarietà tra i paesi membri. In un momento in cui l’Italia, con Lampedusa in particolare, è sotto pressione a causa degli sbarchi continui di migranti, le parole del ministro degli Interni francese, Gerald Darmanin, appaiono come un colpo basso alla già fragile unità europea.
Darmanin, nel suo intervento a Europe 1, ha chiarito la posizione della Francia: aiutare l’Italia a “preservare i suoi confini”, ma non ad accogliere chi è già arrivato. E mentre la Francia enfatizza la necessità di seguire le “regole europee”, sembra dimenticare che la solidarietà è un pilastro fondamentale dell’Unione Europea, e che i confini dell’Italia sono anche i confini dell’Europa.
La reazione della Lega, che chiede “fatti concreti” piuttosto che parole, esprime la frustrazione di molti italiani. La situazione a Lampedusa, già tesa, rischia di diventare insostenibile senza un intervento concreto e condiviso da parte dell’Europa.
La questione dei migranti non è solo un problema italiano, ma un problema europeo. E come tale, dovrebbe essere affrontato con un approccio collettivo. Il rifiuto della Francia di fare la sua parte mette in luce le profonde divisioni e le mancanze di un’Europa che sembra sempre più incapace di agire come un’entità unica.
Il continuo rinvio della questione, e la mancanza di un piano condiviso, rischiano di erodere ulteriormente la fiducia dei cittadini nelle istituzioni europee. È fondamentale che l’Europa ritrovi una voce unitaria e agisca in modo concreto, mettendo da parte gli egoismi nazionali in nome di una solidarietà reale e tangibile.