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LAVROV, IL VULCANO DELLA DIPLOMAZIA RUSSA CHE SFIDA L’OCCIDENTE E LA NATO

20 Set 2023 - Mondo

LAVROV, IL VULCANO DELLA DIPLOMAZIA RUSSA CHE SFIDA L’OCCIDENTE E LA NATO

Il tanto atteso faccia a faccia tra Volodymyr Zelensky e Sergej Lavrov avrebbe potuto essere un momento storico, ma il presidente ucraino ha scelto di lasciare il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite prima che Lavrov prendesse la parola. Questo incontro rappresentava il primo incontro diretto tra i due leader da quando è iniziato il conflitto in Ucraina.

Lavrov ha iniziato il suo discorso accusando l’Occidente di applicare in modo selettivo le norme e i principi delle Nazioni Unite in base ai propri interessi geopolitici. Ha sottolineato che gli Stati Uniti e i loro alleati hanno interferito apertamente negli affari interni dell’Ucraina fin dai giorni successivi al crollo dell’Unione Sovietica. Questo atteggiamento, secondo Lavrov, ha contribuito ad aumentare i rischi di un conflitto globale.

Il ministro degli esteri russo ha sottolineato l’importanza del rispetto delle disposizioni della Carta delle Nazioni Unite, compresi i principi di uguaglianza sovrana fra gli Stati, la non ingerenza nei loro affari interni, il rispetto dell’integrità territoriale e il diritto dei popoli all’autodeterminazione. Ha sottolineato il concetto russo: qualsiasi governo anti-russo a Kiev sarebbe considerato un burattino nelle mani di Washington.

Lavrov ha anche menzionato la questione dei negoziati, affermando che la Russia non ha rinunciato al dialogo. Ha sfidato gli Stati Uniti a revocare un decreto emesso da Zelensky che impedisce i colloqui diretti con il presidente russo Vladimir Putin, sottolineando che è Zelensky a rifiutare il dialogo con Mosca.

Lavrov ha citato anche altri casi in cui, a suo avviso, le decisioni delle Nazioni Unite non sono state applicate in modo coerente, come nel caso delle isole Mayotte e delle isole Chagos.
E, nel suo appassionato discorso, il ministro degli esteri russo Sergej Lavrov ha ribadito chiaramente la sua posizione anti-NATO. Ha sostenuto che la NATO, a suo parere, ha giocato un ruolo fondamentale nell’escalation delle tensioni in Europa, accusandola di rifiutarsi di impegnarsi in un dialogo costruttivo che avrebbe potuto prevenire conflitti.

Lavrov ha evidenziato che la NATO e i suoi sostenitori dovrebbero ricordare l’importanza degli accordi di Minsk, che erano stati progettati per facilitare la riunificazione del Donbass con l’Ucraina, garantendo nel contempo il rispetto dei diritti umani fondamentali. Questo è stato un punto cruciale nel suo discorso, palesando la sua convinzione che la NATO e i suoi alleati non abbiano agito in modo coerente rispetto a tali accordi.

Il ministro degli esteri russo ha sottolineato la sua ferma opposizione alla NATO e ha sostenuto che l’organizzazione e i suoi membri avrebbero dovuto svolgere un ruolo più costruttivo per evitare ulteriori conflitti e tensioni in Europa. La sua posizione anti-NATO è stata chiara e incisiva durante il suo intervento al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

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