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Lavrov: “Pronti per negoziati sull’Ucraina ma no al cessate il fuoco”

23 Set 2023 - Russia

Lavrov: “Pronti per negoziati sull’Ucraina ma no al cessate il fuoco”

Il Ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha affermato che la Russia è pronta per i negoziati con l’Ucraina, ma ha escluso categoricamente ogni proposta riguardante un cessate il fuoco. Questa dichiarazione è stata rilasciata in una conferenza stampa a seguito del suo discorso alla 78esima sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

Lavrov ha chiarito la posizione della Russia dicendo: “Una volta che abbiamo considerato un cessate il fuoco, ci avete ingannato”. Inoltre, ha enfatizzato che, secondo lui, “gli Stati Uniti sono direttamente in guerra con la Russia”, etichettando la situazione come una “guerra ibrida”.

Il Ministro ha lanciato accuse riguardo all’approccio occidentale nei confronti di conflitti globali, criticando la presunta monopolizzazione americana del processo di mediazione in Medio Oriente e sottolineando il ritardo nella realizzazione delle promesse fatte ai palestinesi.

Sul fronte delle sanzioni, Lavrov ha chiesto la loro cessazione, ampliando la richiesta anche all’embargo su Cuba. Ha citato le sanzioni sulla Siria come un ulteriore esempio di come le potenze occidentali utilizzino queste misure come armi.

Contrastando le accuse occidentali, Lavrov ha affermato che la Russia “non ruba i bambini” dall’Ucraina, sottolineando che Mosca è trasparente riguardo alla situazione dei bambini ucraini sul suo territorio.

Lavrov ha anche discusso delle relazioni internazionali, sottolineando come l’Occidente stia cercando di stringere alleanze contro Russia e Cina. Ha enfatizzato che la partnership tra Mosca e Pechino si è rafforzata di fronte a tali sfide.

In materia agricola, ha proposto che la Commissione Europea acquisti l’eccesso di grano dall’Ucraina e lo invii in Africa, citando gli ostacoli creati dalle sanzioni contro la Russia.

Riguardo ai viaggi futuri, Lavrov ha annunciato una visita prevista a Pyongyang, in Corea del Nord, a ottobre per proseguire i colloqui tra i due Paesi.

Infine, parlando del Nagorno-Karabakh, ha espresso il desiderio della Russia di vedere una soluzione pacifica nella regione e ha garantito che le forze russe contribuiranno in tal senso.

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