Decreto Migranti 2023: L’Italia rafforza le sue politiche di immigrazione
27 Set 2023 - Italia
Con l’approvazione del Decreto Migranti 2023, il governo italiano, sotto la guida della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, introduce importanti cambiamenti in materia di immigrazione e accoglienza dei migranti. In una conferenza stampa, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha delineato i principali punti del decreto, sottolineando come esso miri a razionalizzare e migliorare l’attuale sistema di gestione dei migranti nel Paese.
Dettagli del nuovo decreto
Il documento, strutturato in 11 articoli, apporta modifiche significative alle procedure di espulsione per coloro che sono considerati una minaccia per l’ordine pubblico e la sicurezza nazionale. In particolare, il ministro dell’Interno avrà ora la facoltà di decretare l’espulsione di soggetti considerati pericolosi.
Il decreto introduce anche misure più stringenti in merito ai minori non accompagnati, prevedendo procedure più rigorose per la verifica della loro età, come rilevazioni antropometriche e accertamenti radiografici. Questi accertamenti, comunque, sono autorizzati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni.
Un altro aspetto rilevante del decreto riguarda la presentazione di nuove domande di protezione internazionale: il presidente della commissione territoriale avrà ora il potere di valutare l’ammissibilità delle domande in modo più rapido, allo scopo di prevenire abusi del sistema di asilo.
Potenziamento del personale
Un’ulteriore novità del decreto è l’aumento del personale di polizia presso le ambasciate e i consolati italiani all’estero. Questa mossa intende rafforzare i controlli sui visti di ingresso, riducendo la possibilità di tentativi di immigrazione illegale tramite documenti falsi. Piantedosi ha annunciato che saranno allocate 20 nuove unità di polizia presso le rappresentanze diplomatiche italiane per queste attività di controllo.
Maggior tutela per le donne
Il decreto introduce anche importanti novità in termini di accoglienza e tutela delle donne migranti. Oltre alle donne in stato di gravidanza o madri con figli minori, tutte le donne migranti avranno ora accesso a strutture di accoglienza di secondo livello, garantendo una maggiore protezione e tutela. Questo rappresenta un passo avanti significativo nella protezione delle donne vulnerabili che cercano rifugio in Italia.