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Granada, Il Vertice Europeo e l’Agenda di Giorgia Meloni

5 Ott 2023 - Italia

Granada, Il Vertice Europeo e l’Agenda di Giorgia Meloni

Granada si trasforma in un crocevia europeo. Per due giorni, la città andalusa diventa il cuore pulsante della politica del vecchio continente, ospitando il vertice della Comunità Politica Europea e, successivamente, il Consiglio Europeo Informale.

La protagonista italiana in questo scenario è Giorgia Meloni, la quale giungerà in terra spagnola per prendere parte ai dibattiti cruciali che coinvolgeranno 44 Paesi. Uno degli attesi interventi sarà quello del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che potrebbe entrare in scena subito dopo le parole del presidente spagnolo, Pedro Sanchez, e dei vertici dell’Unione Europea, Ursula Von der Leyen e Charles Michel.

Tra i temi portanti, l’intelligenza artificiale spicca per la sua importanza strategica. Meloni, nota per il suo particolare interesse verso l’IA, prenderà la parola in una delle tavole rotonde, anticipando forse un futuro vertice londinese in programma a novembre.

Non mancheranno, però, gli incontri bilaterali. Anche se Palazzo Chigi mantiene il riserbo sui dettagli, l’attenzione è rivolta soprattutto verso un possibile dialogo con il Cancelliere tedesco Olaf Scholz. Questo potrebbe risultare particolarmente rilevante alla luce dei recenti sviluppi sull’accordo relativo alle migrazioni e all’asilo, con la Germania che ha ritrattato alcuni emendamenti problematici.

Meloni approda a Granada con una visione chiara: la strada è ancora lunga, ma è fondamentale avanzare. Il suo desiderio è che la questione migratoria non rimanga in ombra, ma venga discussa concretamente e in profondità.

Al di là delle migrazioni, il Consiglio Europeo Informale affronterà questioni di rilievo come il post-Covid, la guerra in Ucraina e la possibile espansione dell’Unione verso est. Kiev, infatti, si prospetta come uno dei protagonisti principali del vertice. Con la possibilità di un allargamento dell’UE che coinvolga Ucraina, Moldavia e Georgia, l’Italia mostra un cambiamento nel suo approccio, ora più favorevole, ma con l’importanza di gestire il processo con saggezza.

Questo allargamento, tuttavia, solleva anche questioni di bilancio. Per esempio, l’ingresso dell’Ucraina potrebbe comportare un cambiamento significativo nella distribuzione dei fondi agricoli dell’UE.

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