Venti di guerra
13 Ott 2023 - Mondo
Il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, ha dichiarato in un incontro con i giornalisti in Libano che è possibile aprire un secondo fronte con Israele se dovessero continuare i “crimini di guerra” contro i palestinesi e il blocco umanitario a Gaza. Amir-Abdollahian ha menzionato l'”asse della resistenza” contro lo Stato israeliano e ha sottolineato che la continuazione dei crimini di guerra contro la Palestina e Gaza avrebbe reazioni da parte di altre fazioni nella regione.
Nel contesto di questa dichiarazione, Hamas ha chiamato a manifestazioni per esprimere solidarietà con i palestinesi e fermare quello che vedono come i “piani israeliani per giudaizzare Gerusalemme e Al-Aqsa”. Hamas ha invocato una “giornata della rabbia” e la mobilitazione del mondo arabo a sostegno della loro causa.
L’allarme è cresciuto in Israele in risposta a queste chiamate e alle tensioni in corso. Il ministero degli Esteri e il Consiglio di Sicurezza Nazionale israeliani hanno esortato i cittadini, anche quelli all’estero, a prestare particolare attenzione, poiché sono previste proteste in vari Paesi che potrebbero diventare violente. Si teme che israeliani ed ebrei possano essere presi di mira, e il governo Netanyahu ha consigliato agli israeliani all’estero di stare lontano da proteste e manifestazioni e di seguire gli aggiornamenti dalle forze di sicurezza locali.
Hamas ha anche chiesto agli arabi israeliani di riunirsi nel complesso di Al-Aqsa, in cima al Monte del Tempio, a Gerusalemme, per impedire agli ebrei di “profanarlo”, il che potrebbe portare a tensioni nella Città Vecchia.
L’ONU ha lanciato un appello di emergenza per donazioni per sostenere i residenti più vulnerabili della Cisgiordania e della Striscia di Gaza, dove un gran numero di persone ha abbandonato la proprio abitazione a causa dei recenti eventi. Particolare preoccupazione destano le donne incinte che hanno perso l’accesso alle cure mediche.
Infine, è stato riferito che è stato utilizzato fosforo bianco in un attacco israeliano su Gaza, un tipo di munizione che può causare gravi danni ai civili. L’uso del fosforo bianco in zone densamente popolate è stato oggetto di dure critiche da parte delle organizzazioni umanitarie.