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Crisi a Gaza: Funzionario Egiziano Minaccia di ‘Mandare un Milione di Palestinesi in Europa

17 Ott 2023 - Mondo

Crisi a Gaza: Funzionario Egiziano Minaccia di ‘Mandare un Milione di Palestinesi in Europa

Mentre la crisi a Gaza si aggrava, con centinaia di migliaia di palestinesi che scappano verso la fascia costiera meridionale, l’Egitto è preoccupato che le ripercussioni dell’emergente emergenza umanitaria possano travalicare i suoi confini.

Con Gaza al centro di una violenta offensiva israeliana e i suoi devastanti effetti collaterali, l’Egitto, che condivide confini con Gaza insieme a Israele, si trova in una posizione delicata. Sebbene storicamente solidale con la causa palestinese, oggi Il Cairo si trova sotto crescente pressione internazionale, in particolare dagli Stati Uniti e da diversi stati europei, affinché consenta ai palestinesi con passaporti stranieri di attraversare il confine di Rafah.

Tuttavia, la preoccupazione maggiore dell’Egitto è che un’offensiva israeliana prolungata potrebbe aumentare la pressione per accogliere un flusso massiccio di rifugiati nella regione del Sinai. Già instabile e scarsamente popolata, la penisola del Sinai potrebbe essere soverchiata da un’ondata di nuovi arrivati.

Fronteggiando queste pressioni, il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukry, ha chiaramente delineato la posizione dell’Egitto: fornirà aiuti a Gaza ma si opporrà fermamente all’accoglienza di un gran numero di palestinesi. Questa resistenza è stata sottolineata da una dichiarazione audace e controversa di un alto funzionario egiziano, che ha detto a un omologo europeo: “Vuoi che prendiamo 1 milione di persone? Bene, li manderò in Europa. Ti preoccupi così tanto dei diritti umani – beh, prenditeli”. Questa dichiarazione, che riflette la frustrazione dell’Egitto di fronte alle pressioni internazionali, ha suscitato notevole preoccupazione tra i diplomatici europei.

Con 2,3 milioni di persone, Gaza è attualmente sotto assedio a causa di un attacco di Hamas, portando a un massiccio bombardamento da parte di Israele. Questo ha acuito le condizioni di vita già difficili nella Striscia, con forniture essenziali come elettricità e acqua interrotte. Le agenzie delle Nazioni Unite hanno ora classificato la situazione come una crisi umanitaria catastrofica.

Il commento del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, suggerendo che gli abitanti di Gaza dovrebbero “andarsene”, ha alimentato le speculazioni sulle intenzioni di Israele di trasferire la popolazione palestinese in Egitto. Nonostante le smentite ufficiali, le tensioni nella regione sono palpabili.

La richiesta di nazioni europee, come l’Italia, di aprire il confine di Rafah dimostra l’urgenza e la gravità della situazione. Tuttavia, per l’Egitto, la situazione è complessa. Secondo i media statali, svuotare Gaza della sua popolazione comprometterebbe la visione di uno stato palestinese e solleverebbe Israele dalle sue responsabilità legali come potenza occupante.

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