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Banche italiane pronte ad allungare la durata dei mutui: un’opportunità per le famiglie e le imprese

6 Lug 2023 - Italia

Banche italiane pronte ad allungare la durata dei mutui: un’opportunità per le famiglie e le imprese

Il presidente dell’Associazione Bancaria Italiana (Abi), Antonio Patuelli, ha evidenziato l’impegno delle banche nel garantire adeguati livelli di liquidità a medio e lungo termine, considerando il suo valore crescente e il suo costo in seguito alle decisioni della Banca Centrale Europea (BCE). Al contempo, le banche si stanno confrontando con la fine dei programmi europei di finanziamento Tltro, che comporta il rischio di una possibile restrizione del credito.

Patuelli ha sottolineato che in Italia le banche mantengono quasi due terzi dei mutui a tasso fisso, con tassi di raccolta in costante aumento. Su richiesta, sono disponibili opzioni per estendere la durata dei mutui per coloro che sono in regola con i pagamenti o per effettuare operazioni di surroga.

Inoltre, ha spiegato che le banche italiane non hanno mai applicato tassi negativi sui depositi e stanno offrendo ai risparmiatori condizioni competitive rispetto agli Stati europei e ad altri operatori non bancari. Al fine di difendersi dall’inflazione, le banche propongono anche investimenti a medio e lungo termine per garantire la liquidità necessaria al finanziamento di imprese e famiglie, soprattutto dopo la fine dei programmi Tltro.

La lotta all’inflazione è stata evidenziata come priorità non solo dalle banche centrali, ma anche dalle istituzioni bancarie. Patuelli ha sottolineato i rischi che le imprese e le famiglie affrontano dopo dieci anni di tassi di interesse bassi, spesso senza prevedere l’aumento rapido dei tassi e la riduzione della liquidità.

Secondo il presidente dell’Abi, la lotta all’inflazione non può dipendere esclusivamente dalle politiche monetarie, ma richiede anche strategie rigorose per contrastare l’evasione fiscale, ridurre il debito pubblico in rapporto al PIL e in termini assoluti e contenere la crescita dei prezzi, soprattutto quando l’euro è più forte della vecchia lira italiana e limita l’inflazione.

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