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Incursione mirata a Gaza: tensioni in crescita

26 Ott 2023 - Geopolitica

Incursione mirata a Gaza: tensioni in crescita

Le forze armate israeliane hanno effettuato un’incursione “mirata” nella zona nord della Striscia di Gaza, come comunicato dall’IDF. Dopo l’operazione, tutte le unità, compresi i tank, sono rientrate in territorio israeliano. Attraverso i social, l’IDF ha dichiarato di aver preso di mira e distrutto “cellule terroristiche, infrastrutture e postazioni” utilizzate per il lancio di missili anticarro.

Olivier Rafowicz, portavoce dell’esercito israeliano, ha dichiarato su CNews che l’operazione è stata breve, durata solo “alcune ore”, con lo scopo principale di “distruggere le infrastrutture di Hamas”, sottolineando che “decine di terroristi sono stati eliminati”.

A seguito dell’attacco terribile di Hamas del 7 ottobre, le forze israeliane hanno intensificato le operazioni nella Striscia di Gaza, con una serie di raid che hanno colpito oltre 250 obiettivi, tra cui postazioni di comando di Hamas, tunnel e lanciarazzi.

Gli sviluppi a Gaza sono stati al centro di una conversazione telefonica tra il presidente USA Joe Biden e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. La conversazione ha affrontato anche la questione degli oltre 200 ostaggi trattenuti da Hamas nella Striscia. Biden ha espresso sostegno per gli aiuti umanitari diretti alla popolazione civile di Gaza e ha ribadito il diritto e la responsabilità di Israele di difendersi dai terroristi, sempre nel rispetto del diritto umanitario internazionale.

Di fronte all’intensificarsi delle operazioni militari, il ministero della Difesa di Israele sta valutando la possibilità di ordinare lo sgombero delle aree vicino ai confini con Gaza e Libano fino al 31 dicembre.

Mentre la tensione rimane alta, Hamas ha chiamato a proteste di massa, con lo slogan “Aprite il valico di Rafah e fermate la guerra di sterminio del popolo palestinese a Gaza”.

Parallelamente, in Medio Oriente, le milizie sostenute dall’Iran rivendicano attacchi contro basi militari USA sia in Siria che in Iraq, in una fase di crescente tensione nella regione, che vede Israele al centro delle attenzioni a seguito dell’attacco di Hamas del 7 ottobre.

Questo scenario sottolinea ulteriormente la complessità e la fragilità della situazione in Medio Oriente, con vari attori regionali e globali coinvolti in una rete di alleanze e tensioni che potrebbe avere ripercussioni ben al di là dei confini della regione.

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