Hassan Nasrallah: Tre Decenni al Timone di Hezbollah, un Profilo del Controverso Leader
3 Nov 2023 - Mondo
Hassan Nasrallah è un nome che, nell’ambito del contesto mediorientale, riecheggia con forza da più di tre decenni. È dal 1992 che il leader sciita guida con mano ferma Hezbollah, il partito libanese noto soprattutto per la sua potente ala paramilitare, ritenuta più attrezzata e motivata dello stesso esercito libanese. Per Israele, Nasrallah è un nemico di vecchia data, una figura chiave nelle tensioni che continuano a definire la geopolitica mediorientale.
Le radici di Nasrallah affondano nella città di Tiro, nel sud del Libano, regione a maggioranza sciita. La sua nascita nell’agosto del 1960 lo ha posto al centro di una famiglia numerosa che ha vissuto tra il Monte Libano e Al Karantina, un quartiere tra i più umili di Beirut.
L’ingresso in politica avviene precocemente, a soli 15 anni, quando nel 1975 si unisce ad Amal, partito all’epoca pilastro della comunità sciita libanese. È l’anno in cui il Libano sprofonda nella guerra civile, un conflitto che segnerà profondamente la storia personale e politica del giovane Nasrallah. Già a 16 anni, emerge come figura di spicco all’interno del partito, venendo nominato ufficiale e inviato nel sud del paese, dove incrocia il cammino con figure chiave della sua formazione religiosa e politica.
L’invasione israeliana del 1982 rappresenta un punto di svolta: Nasrallah e altri dirigenti di Amal, non allineati con la risposta del partito all’intervento esterno, si distaccano e contribuiscono alla nascita di Hezbollah. La nuova organizzazione si guadagna rapidamente il favore della comunità sciita, adottando una posizione ancora più radicale nei confronti di Israele.
La rapida ascesa di Nasrallah all’interno di Hezbollah lo vede nominato capo esecutivo nel 1987 e, a seguito dell’assassinio del segretario Abbas Al Musawi nel 1992, leader del partito. Sotto la sua guida, Hezbollah ha attraversato momenti di acute tensioni con Israele, culminati in confronti diretti come quelli del 1996 e della guerra del 2006, che ha visto l’intervento dell’ONU per raffreddare gli animi e prevenire ulteriori scontri.
Oggi, per i suoi sostenitori, Nasrallah è visto come il protettore degli interessi sciiti in Libano, un leader che ha saputo garantire a Hezbollah una posizione di rilievo sia nel parlamento che nel governo. Per Israele e per altre nazioni, invece, resta una figura controversa, alla guida di un’organizzazione tacciata di terrorismo e fortemente legata all’Iran.
La regione attende ora con trepidazione il prossimo discorso di Nasrallah, che potrebbe incendiare nuovamente i fragili equilibri della terra santa, mostrando come la sua parola sia ancora in grado di influenzare gli eventi in un Medio Oriente perennemente in bilico.